Sir Safety, Bernardi e Birarelli ci credono: “Il Palatrento non ci fa paura”

La Sir Conad Safety Perugia è pronta ad uno dei grandi appuntamenti di questo finale di stagione. Domenica prossima la comitiva bianconera si recherà a Trento per iniziare la serie di semifinale scudetto contro la squadra di Lorenzetti, capace di rimanere imbattuta per tutto l’arco della regular season. Tuttavia la fiducia del gruppo resta intatta, anche in considerazione delle belle cose che la squadra ha fatto vedere nel test di metà settimana contro Ravenna. Coach Bernardi, nel tradizionale incontro con la stampa dell’antivigilia, spiega cosa non bisogna sbagliare in previsione di questa fondamentale partita: “Sarà importante, dopo dieci giorni senza partite, l’approccio con il quale scenderemo in campo. Dovremo entrare sin da subito in partita al cospetto di un avversario abituato a questo tipo di gare. In particolare sarà importante sapersi adattare al tipo di gioco del loro palleggiatore (il riferimento è all’azzurro Simone Giannelli), un tipo di giocatore capace di variarlo molto”. L’ottimismo deriva soprattutto dal momento che attraversano i suoi ragazzi: “Stiamo bene, ci siamo preparati nella maniera giusta. Veniamo da un quarto di finale dove abbiamo espresso un buon livello di gioco. Dobbiamo essere bravi a far pesare i nostri punti di forza e lavorare di più su quelli deboli”. I numeri attualmente stanno dalla parte dei Block Devils: “Abbiamo il 58-60% in attacco di squadra, pochi errori in battuta, ad eccezione del match contro Ankara, con un ottimo rapporto di ace. Questo penso lo dobbiamo consolidare. Inoltre dobbiamo crearci un paio di opportunità in più che possono essere importanti nella fase break point”. In campionato Trento vinse 3-1, cosa è cambiato da quella occasione? A spiegarlo è capitan Birarelli: “Credo che siamo migliorati in certi fondamentali. Non so se quel che abbiamo fatto ultimamente possa bastare domenica, ma sono convinto che esprimeremo un buon livello di gioco”. Il match di domenica sarà occasione di un duello con Filippo Lanza, che lo supererà in numero di presenze da capitano della società settentrionale: “Non voglio mandargli alcun messaggio – dice sorridente Bira – ma sono contento per Pippo, che negli anno in chi c’ero io era quasi un adolescente”. Il ritorno da avversario sarà ancora emozionante, ma niente sconti: “Trento per me resta una città importante e sarò sempre grato al presidente. Si è pero aperto un nuovo capitolo e c’è voglia di fare uno sgambetto. Sappiamo che dovremo vincere almeno una volta lì e co terrei a farlo”. Da eliminare per riuscirci alcune pause manifestatesi piu volte durante la stagione. Bernardi spiega come si può fare: “Trasferendo nell’allenamento la realtà della gara. È una questione di concentrazione mentale di tutti, non solo dei giocatori ma anche dello staff. Qualora venisse a mancare, ora che giochiamo contro le più forti, potremmo pagarle più care rispetto a prima”. Il Palatrento come detto si è rivelata una roccaforte inespugnabile, ma il coach non di fa intimorire: “L’importante è riuscire ad imporre il nostro gioco ovunque si scenda in campo”. Non giocare in Champions, al contrario delle rivali, potrebbe essere un vantaggio da sfruttare: “Abbiamo la possibilità di recuperare energie mentali, evitando viaggi pesanti. La DHL? Ho avuto la possibilità di squadra l’amministratore, è una persona straordinaria nel suo campo. Insieme all’impatto mediatico sono convinto che regalerà un evento che raramente, forse mai, si è visto nella storia della pallavolo”. Birarelli non crede alla stanchezza di Trento, impegnata in settimana in Cev: “Non credo siano stanchi, del resto anche noi mercoledì abbiamo giocato un’amichevole. Dobbiamo pensare al fatto di sfruttare bene il lavoro di questi dieci giorni. Mi piace pensare che il destino sia nelle nostre mani”. Capitolo tifosi. Saranno in 400 i perugini che affolleranno gli impianti del temutissimo palazzetto trentino, motivo in più per provarci con maggiore convinzione. “Siamo in debito con i nostri tifosi – spiega con un pizzico di decisione Bernardi – ed è nostro dovere sdebitarci per ripagare i sacrifici che fanno, regalando loro delle gioie”. Birarelli promette invece “di mettercela tutta. I record sono fatti per essere battuti. Credo ora che giocare in casa sarà un vantaggio relativo”. Dall’arrivo in panchina di Mister Secolo le soddisfazioni non sono tardate ad arrivare: “Se sono orgoglioso di quanto fatto? Credo che ognuno di noi debbe essere consapevole delle proprie qualità. Ho sempre ringraziato il presidente per avermi riportato in Italia dopo diversi anni all’estero, credo di essermi guadagnato questa possibilità. I giudizi sul mio operato li lascio ad altri…”.

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