Ternana, Camilli si chiama fuori: “Con il calcio ho chiuso”

Fuori uno. Subito dopo la lettera di addio del rampollo di casa Longarini si sono subito diffuse le voci di alcuni soggetti pronti a rilevare la società nell’arco di tre settimane. A sobbarcarsi onori e oneri di dare continuità alla Ternana Calcio non sarà Piero Camilli (fonte foto www.tusciaweb.eu) imprenditore di Acquapendente (Viterbo) noto per essere stato presidente del Grosseto e attuale patron della Viterbese. Dal diretto interessato, su varie fonti di informazioni, è arrivata una secca smentita: “Sono nel calcio da tanto tempo e voglio staccare la spina. Mi sono stancato, per me basta. Se l’occasione si fosse presentata qualche stagione fa, la Ternana l’avrei presa di corsa. Ma adesso ho settantasette anni, ormai non se ne parla più”.

Camilli è quindi pronto a ritirarsi definitivamente da questo mondo: “Viterbo la lascio perchè non è città di calcio. Terni invece lo sarebbe alla grande, ma non ho più voglia”. La piazza rossoverde sarebbe stata una quindi una meta ambitissima: “Seguivo la Ternana da quando era in Serie A, per cui la conosco bene. E’ un bella piazza ma mi sono stancato”.

Nessun margine di ripensamento: “Non ci sono spiragli. Sono stato tante stagioni a Grosseto facendo la B e pure bene. Ho portato la Viterbese dalla terza categoria alla Lega Pro, ma ormai mi sono stufato. Ripeto: fosse stato qualche anno fa a Terni sarei venuto di corsa. Adesso non è aria”.

Si complica quindi l’operazione di vendita lampo della società: non ci sono debiti e il club di Via Aleardi può essere rilevato a costo zero. I tempi però per presentare le dovute garanzie economiche sono strettissimi e il tempo sarà il vero avversario da battere.

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