LA SCOMPARSA DI CARLO LIVIANTONI

Carlo Liviantoni ci ha lasciati. Dopo una lunga malattia il suo cuore generoso ha cessato di battere. Brillante ed apprezzato docente di lettere e storia negli Istituti Superiori è stato a lungo protagonista della politica regionale. Dirigente della DC ternana e regionale, consigliere regionale dal 1985 per la DC e poi per il Partito Popolare, assessssore regionale ai beni culturali e all’agricoltura ed infine presidente dell’Assemblea legislativa regionale. Dotato di una brillante intelligenza politica si è fatto subito notare per le sue battaglie in difesa dell’industria dell’area ternana. Dopo la fine della DC aderì al Partito Popolare di Gerardo Bianco e di Franco Marini, confluendo poi nella Margherita ed infine nel PD. Ha combattuto a lungo la sua malattia non dismettendo mai il suo impegno politico e quello di sagace ed intelligente amministratore. Da assessore all’agricoltura promosse il riassetto del settore forestale della regione con la chiusura delle Comunità Montane e la creazione dell’Agenzia regionale per la forestazione, impegnandosi altresì per la migliore utilizzazione dei fondi europei a favore dell’agricoltura umbra. Come presidente del Consiglio Regionale si distinse per la sua imparziale ,ma ferma, direzione dei lavori assembleari nel totale rispetto delle prerogative dell’opposizione. Fervente cattolico, in politica ha cercato di ispirarsi sempre ai principi della dottrina sociale della Chiesa. Come democristiano fu esponente della corrente di Forze Nuove ,guidata da Carlo Donat Cattin, confluendo poi nella più vasta area, che si ispirava a Benigno Zaccagnini. Fu quindi naturale per lui la scelta del centro sinistra, convinto della necessità per il paese di una larga convergenza dei cattolici democratici e delle forze progressiste. Vada alla sua famiglia ed ai suoi due figli il sincero e commosso cordoglio degli amici di Umbria Domani.