Ospedale di Terni, caos liste d’attesa: 500 giorni per un’ernia. Per una cataratta un anno di attesa.

” Il Santa Maria di Terni riavvierà le attività sospese solo per un 40%. Tutto ciò provoca un enorme allungamento delle liste d’attesa”, la denuncia arriva da Gino Venturi, segretario provinciale della Uil profondo conoscitore della sanità ternana. Il rappresentante dei lavoratori non vuole restare sul vago e fa un esempio preciso. ” Prima del Covid c’erano fino a 20 pazienti al giorno per l’endoscopia digestiva mentre ora se ne possono fare solo 6″,  afferma Venturi.  Quello che preoccupa assai sono i tempi delle liste di attesa, tempi che si allungano di molto e mettono a rischio la sanità ternana. Per fare una banale ernia bisognerà aspettare 500 giorni dalla prenotazione mentre per una cataratta un anno. Sarebbero un migliaio i pazienti in lista di attesa per un intervento alla cataratta. Per una colecisti i tempi di attesa superano i 400 giorni.  Secondo Gino Venturi 800 sarebbero i pazienti in lista d’attesa per l’otorino mentre per un intervento al ginocchio occorre aspettare anche 300 giorni.  Ritardi che – a parere del rappresentante della Uil – si registrano anche su altri servizi importanti dell’Ospedale. Altra denuncia arriva dal Pd del Consiglio regionale dell’Umbria sull’Ospedale di Orvieto ” al momento attivo solo per l’urgenze, rimangono invece interdette le attività ordinarie dei reparti fondamentali e le visite ambulatoriali”.  Una situazione che rischia di compromettere i servizi sanitari sul territorio.