Terni, cento persone in meno all’ex Fabbrica d’Armi. Preoccupati i sindacati per il futuro del Polo.

L’ex Fabbrica d’armi rischia un forte depotenziamento.  E’ vero che nel tempo si e’ ridotta la forza lavoro ma ultimamente la riduzione sta avendo numeri assai preoccupanti. I Sindacati, Cgil-Cisl e Uil ,  denunciano che , a fronte di 384 dipendenti civili previsti dalla pianta organica, ad oggi sono piu’ di cento in meno. Hanno incontrato il Comandante generale Francesco Paolo Figliuolo, al quale hanno manifestato tutta la loro preoccupazione sul futuro del prestigioso stabilimento militare. I sindacati ricordano che il Polo di viale Brin sta rinunciando a  diverse commesse di lavoro proprio per la carenza di personale. L’ultima quella dell’Arma dei Carabinieri che si era rivolta all’ex Fabbrica d’armi ma non c’erano le condizioni per garantire le richieste avanzate dai carabinieri. Il sindacato chiede lo sblocco del turn over e la riapertura di una trattativa, attraverso un piano pluriennale, con il Ministero della Difesa per consolidare le commesse di lavoro a favore dell’esercito e delle forze armate tutte. Anche il deputato di Forza Italia Nevi si dice preoccupato per il futuro del Polo di viale Brin e chiede al governo garanzie serie sugli impegni assunti precedentemente.