Terni, la chiusura del termovalorizzatore di Maratta fa felice la città. Esultano gli ambientalisti e le forze politiche.

Finalmente una buona notizia per chi crede nella qualità della vita della città. Una qualità più volte messa a rischio per scelte sbagliate da parte di chi doveva tutelare la salute dei cittadini. Finalmente il termovalorizzatore di Maratta ( Terni Biomassa 9, di proprietà della Tozzi Holding di Ravenna, chiude i battenti. Esultano i movimenti ambientalisti ma anche la politica locale che parlano di momento storico . Anche chi avrebbe dovuto fare qualcosa in più in questi anni, e non lo ha fatto, si unisce al coro ” vittoria storica”. Fatto sta che l’impianto dovrebbe essere chiuso definitivamente nel giro di qualche mese, massimo un anno. ” Tanti anni di battaglie –  festeggiano quelli del comitato No inceneritore – hanno prodotto questo primo risultato storico. Siamo riusciti a far comprendere che Terni sa opporsi a chi considera e ha considerato la nostra conca come un territorio dove tutto è possibile”. Poi arriva l ‘attacco alla politica di questi anni : ” le scellerate scelte fatte dalla politica in modo trasversale, di autorizzare a cavallo tra gli anni ’90 e 2000 due inceneritori, oltre a quello già esistente di Asm, avevano ridotto Terni a ciò che oggi è. Un’area fortemente inquinata con pesanti ricadute sulla salute pubblica”.  L’ attacco finale del comitato No inceneritori arriva al cuore di alcuni personaggi : ” da Agarini ai soci privati di Isrim, tutti con sponsor politici di cui sappiamo nomi e cognomi. Tozzi se ne va perchè  ha trovato invece una città combattiva e determinata, un ambiente non più favorevole a business impattante “.  Accuse pesanti che ripercorrono anni di scelte industriali sbagliate, con ripercussioni pesantissime sulla qualità ambientale della città. Scelte trasversali, con rappresentanti di entrambi gli schieramenti che preferivano non disturbare l’ uomo forte del momento, come nel caso di Agarini che agitava la stessa tifoseria della Ternana per fare opera di convincimento nella città e in Regione. La maggioranza di Palazzo Spada ” accoglie con soddisfazione la decisione del gruppo Tozzi” , chiede l ‘immediato smantellamento dell’ impianto e non intende più sentire parlare di adeguamento del sito produttivo. Francesco Filipponi, capogruppo del Pd in comune, ricorda che fu il centro sinistra nel 2016 a ” sospendere l’attività dell’impianto anche grazie al rapporto dei carabinieri del Noe di Perugia e dell’ Arpa che certificava una serie di irregolarità rispetto alla normativa ambientale “. Per Alessandro Gentiletti ” la chiusura dell’ inceneritore di Maratta è una buona notizia per la città, il merito è dei tanti cittadini che da sempre si sono impegnati per questa battaglia “. Anche per il Movimento 5Stelle si tratta di ” una vittoria senza precedenti dei cittadini ternani. Lo smantellamento dell’inceneritore è solo un tassello di una lunga guerra che combattiamo da anni per il nostro diritto alla salute e al lavoro “.