Terni, l’ex assessore Piacenti D’Ubaldi assolto in appello. Demolita l’inchiesta “Spada”

Assolto dalla Corte d’appello di Perugia “perché il fatto non sussiste” l’ex assessore comunale al Bilancio del Comune di Terni Vittorio Piacenti d’Ubaldi che in primo grado era stato condannato ad un anno e sei mesi di reclusione nell’ambito del cosiddetto processo Spada bis. Turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente le accuse che gli venivano contestate, ma alle quali è stato dichiarato estraneo, in relazione all’affidamento di alcuni incarichi di consulenza da parte di società partecipate dal Comune al commercialista Roberto Camporesi. Anche lui è stato assolto in appello con la stessa formula di Piacenti D’Ubaldi dopo che gli era stato inflitto un anno di reclusione per concorso negli stessi reati. L’ex assessore e il commercialista avevano sempre rivendicato la correttezza del loro comportamento. “Aspettiamo le motivazioni della sentenza ma la formula assolutoria adottata dalla Corte d’Appello conferma la liceità della procedura. Così come testimonia che non ci sono state collusioni o condizionamenti”, ha detto l’avvocato Attilio Biancifiori, difensore di Piacenti D’Ubaldo con il collega Gianluca Luongo. Si chiude così una vicenda che il 2 maggio del 2017 portò agli arresti domiciliari l’ex sindaco Di Girolamo e l’ex assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari. Entrambi assolti nell’ottobre del 2020 con la formula più ampia dal Tribunale di Terni, così come tutti gli ex assessori delle giunte Di Girolamo. Decisioni che ristabiliscono una verità:  gli ex amministratori del centrosinistra di Terni hanno sempre agito nel rispetto della legge e nella massima trasparenza. Per questo, oggi il Pd  rivendica con orgoglio la “correttezza di quella azione amministrativa e finalmente viene restituito l’onore” a uomini seri e onesti. Soddisfazione è stata espressa anche dall’onorevole Walter Verini e dai consiglieri comunali Francesco Filipponi e Tiziana De Angelis.