Terni, presi i furbetti del reddito di cittadinanza: 14 denunce e 60 mila euro da restituire

Giro di vite nei confronti dei furbetti del reddito di cittadinanza.  Quattordici persone della provincia di Terni hanno indebitamente goduto del beneficio per un totale di oltre 60 mila euro. Tutte denunciate a piede libero all’autorità giudiziaria. Sono stati i Carabinieri ad aprire una indagine su numerosi percettori del reddito di cittadinanza. Una operazione a tutto campo, con più di 30 militari impegnati insieme ai colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro, oltre ai tecnici dell’ Inps. Obiettivo del blitz, studiato nei minimi particolari, accertare il rispetto dei requisiti previsti dalla legge e verificare l’autenticità della documentazione presentata. La prima iniziativa dei Carabinieri, in collaborazione con l’ Inps e l’Ispettorato territoriale del lavoro di Terni, è stata quella di fare una ricognizione  anagrafica e reddituale per accertare l’effettiva composizione ai fini ISEE, per la successiva richiesta di accesso al reddito di cittadinanza. Poi si è passati a verificare l’effettiva autenticità delle autocertificazioni presentate, per accertare se i dati forniti e dichiarati non fossero falsi. Un lavoro che ha richiesto tempo e riscontri,  con l’impiego di diversi militari che si sono avvalsi delle competenze dell’Inps e dell’ Ispettorato del lavoro. Alla fine sono emerse dichiarazioni false sulla composizione del nucleo familiare e sulla residenza in Italia ( da almeno 10 anni). Altri lavoravano in nero, in un caso è stato riscontrato in un nucleo familiare la presenza di un percettore di reddito di cittadinanza rinchiuso da tempo in un carcere. Insomma, un vero e proprio ginepraio di fatti illeciti caratterizzati da imbrogli di ogni tipo. Al termine dell’attività investigativa sono stati denunciati all’autorità giudiziaria ben 14 persone, per le quali è stato revocato il reddito di cittadinanza con efficacia retroattiva, per un importo di oltre 60 mila euro. L’attività investigativa continuerà anche nelle prossime settimane e si prevedono ulteriori sviluppi, per una truffa ai danni dello Stato che sta assumendo dimensioni ampie.