Todi, il Comune ritira il Patrocinio sulle manifestazioni del 25 aprile dell’Anpi: è polemica. In campo gli ex sindaci

TODI – Il Comune di Todi ritira il patrocinio dalle manifestazioni del 25 aprile organizzate dall’Anpi e apre ad una vera tempesta di polemiche. Una decisione che fa il paio con quella presa qualche mese fa per censurare alcuni testi dalla biblioteca comunale e che ha suscitato una tempesta di polemiche. A condannare la decisione sono in molti, a partire dall’Osservatorio Antifascista dell’Umbria, che “condanna fermamente la decisione con la quale la Giunta di Todi ha ritirato il patrocinio del Comune alle celebrazioni del 25 aprile indette dall’ANPI locale in quanto manifestazioni “di parte”. È un’offesa fatta alla memoria storica nell’anno in cui si celebra il settantesimo anniversario della Costituzione nata dal sacrificio dei partigiani e dalla Resistenza. Ogni istituzione di qualsiasi colore politico non può disonorare momenti di ricordo nazionale fondanti della nostra democrazia, perché ciò significa calpestare i principi fondativi del Paese che rappresenta. Al contrario la Giunta di Todi, mettendo di fatto sullo stesso piano chi ha combattuto per la liberazione d’Italia e chi ha difeso la dittatura e l’occupazione militare nazista, dà una copertura ufficiale al fascismo e ai suoi rigurgiti. L’Osservatorio, nato per combattere sia le iniziative di tipo fascista, sia qualsiasi forma di compiacenza nei loro confronti, denuncia il vergognoso atto della Giunta di Todi all’opinione pubblica e a tutti i democratici. Invita le istituzioni democratiche ad operare per dare la giusta rilevanza alla festa del 25 aprile e alla partecipazione dell’ANPI. Invita a partecipare alle iniziative indette dall’ANPI per celebrare il 25 aprile che si terranno nella Regione e in particolare a quella organizzata dall’ANPI di Todi che si svolgerà con partenza da Piazza Jacopone alle ore 11″.

“Quanto accaduto a Todi, con la decisione del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale di tirarsi fuori dalle manifestazioni del 25 Aprile è molto grave. In tutte le città di Italia l’Anniversario della Liberazione vede insieme le istituzioni, tutte le associazioni partigiane, le forze democratiche che si riconoscono nella Costituzione. A Todi, evidentemente, non è così e la scelta del Comune è divisiva e non rappresenta il sentimento comune di questa terra. Come sempre, il 25 Aprile parteciperò a iniziative che si svolgeranno nella mia regione. In questa occasione sarò anche a quella di Todi per testimoniare da vicino che le istituzioni sono presenti e non si allontanano dai valori della democrazia e della libertà”, spiega l’onorevole Pd Walter Verini.

“Incomprensibile e inaccettabile”. È questo il giudizio della Cgil sulla scelta del comune di Todi di non dare il patrocinio alla manifestazione indetta dall’Anpi di Todi per il 25 Aprile, festa nazionale per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo. “Incomprensibile per i tanti cittadini che hanno vissuto gli anni del fascismo e per i tanti che chiedono che non si ripetano gli orrori e le scelte di quegli anni – afferma Mauro Moriconi, responsabile della zona Media Valle del Tevere per la Cgil di Perugia – Incomprensibile perché la nostra Costituzione riconosce la natura antifascista della Repubblica italiana. Incomprensibile, ancora, per la negazione stessa della storia di Todi, la cui popolazione pagò un prezzo molto alto nella guerra di Liberazione”.
Secondo la Cgil dunque siamo di fronte ad una “scelta sbagliata e antidemocratica” che il sindacato chiede venga “rivista immediatamente”.
In ogni caso, il sindacato fa sapere che si unirà “alle forze democratiche e antifasciste di Todi che celebreranno il 25 aprile” e sarà presente con le proprie bandiere, “per dire ora è sempre Resistenza”.
E intanto scendono in campo anche gli ex sindaci di Todi. “Siamo stati Sindaci di Todi. Per anni abbiamo rappresentato la Città e la comunità tuderte – dicono Massimo Buconi, Valfiero Budassi, Catiuscia Marini, Ottavio Nulli Pero e Carlo Rossini – Lo abbiamo fatto aderendo pienamente alla Costituzione Italiana – della quale ricorre quest’anno il settantesimo anniversario di entrata in vigore – giurando di osservarla lealmente. Una Carta figlia del 25 aprile e della ritrovata libertà. Scritta dai protagonisti, di tante estrazioni diverse, della rinascita del Paese; tra questi Tito Oro Nobili, membro della Costituente, sepolto a Todi. Intendiamo esprimere la nostra più viva preoccupazione per il grave strappo prodotto dal mancato riconoscimento del patrocinio della Città all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) per le manifestazioni del 25 aprile: un fatto senza precedenti che consideriamo pericoloso ed errato. Seppure, infatti, l’amministrazione abbia deciso di darsi un programma autonomo per le celebrazioni, rimane inspiegabile e sbagliata la scelta di negare il patrocinio ad un’associazione come ANPI che porta in se la storia dei costruttori della nostra Repubblica e la difesa della Costituzione. E risulta per questo irricevibile la motivazione secondo la quale l’Amministrazione considererebbe di parte le celebrazioni organizzate da ANPI. Ci duole dover constatare come di parte risulti essere, invece, solo il gesto dell’amministrazione cittadina che rischia, così, di lacerare la comunità, di esasperare le posizioni e di recare danno all’immagine di Todi. E’ per tutto questo che, da ex sindaci di Todi, sentiamo il dovere di invitare il Sindaco in carica a riflettere e a rivedere le posizioni prese ed espresse, perché il 25 aprile possa essere ancora ciò che ci siamo impegnati a mantenere nell’esercizio delle nostre responsabilità: una festa nazionale, una festa di tutti”.

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