Sanità Trasimeno, tutti contro la Regione: leghisti e sindaci imbestialiti per il taglio del distretto

Prima i parlamentari leghisti Luca Briziarelli e Riccardo Marchetti, insieme ai colleghi di partito e consiglieri regionali Eugenio Rondini e Manuele Puletti, ora i Sindaci del Trasimeno. Tutti appassionatamente contro l’accorpamento del distretto del Lago con quello dell’Alto Tevere. Tira una brutta aria per la giunta regionale dell’Umbria dopo l’approvazione del nuovo Piano sanitario, preadottato dalla presidente Tesei e dall’assessore alla sanità Luca Coletto. Per loro la proposta è illogica e insensata. Mettere il territorio del Trasimeno con Città di Castello è inconcepibile. ” Per caratteristiche morfologiche, viarie, socio-economiche, nonché per le dotazioni di personale, le due realtà non possono essere accorpate”, hanno tuonato nei giorni scorsi i parlamentari e consiglieri regionali della Lega.  Fuoco amico, quindi, per la Tesei e Coletto o più semplicemente spirito pratico. A pochi, per chi conosce l’Umbria, sarebbe venuto in mente di assumere una decisione di questo tipo. Per Briziarelli e Marchetti (prossimo segretario regionale della Lega Umbria) ” le due realtà non hanno caratteristiche tali da poter essere unite”. Per loro e i colleghi consiglieri regionali molto meglio pensare ” ad una eventuale collaborazione dell’Alto Tevere con Gubbio mentre per il Trasimeno va valutata la possibilità di un accorpamento con Corciano ed eventualmente con il territorio del perugino”. Ora però il fronte si allarga e scendono in campo i sindaci lacustri, pronti alla mobilitazione, anche dopo lo sgarbo istituzionale subito. Infatti, oggi , era stata organizzata una riunione con l’assessore Coletto, proprio per parlare del nuovo piano sanitario. Ebbene, Coletto non si è presentato all’appuntamento e la cosa è stata presa proprio male dai primi cittadini del Lago. I comuni del Lago sono coesi in questa battaglia, ci sono comuni governati dal centro sinistra e quelli guidati dal centrodestra ( Città della Pieve e Tuoro). Non vogliono più parlare con terze persone, non accettano intermediari e sono pronti ad iniziative clamorose.  Per tutelare i cittadini del Trasimeno sono pronti anche a manifestare, con tanto di fascia tricolore, sotto la sede della Regione la mattina di Natale. La Tesei è avvisata ma ha una sola opportunità di salvarsi: convocare immediatamente i sindaci del Lago, altrimenti al posto di Babbo Natale si troverà nove sindaci imbestialiti.