“Cultura, non brioches”. Venerdì 1 dicembre a Perugia un incontro pubblico con gli operatori culturali della regione: numeri e prospettive della cultura in Umbria, tra presente e futuro

PERUGIA – Quali sono i numeri della cultura in Umbria? Quale il futuro delle imprese creative? Partendo da questi interrogativi, venerdì 1 dicembre (ore 17.30, oratorio Santa Cecilia, via Fratti 2, Perugia) l’associazione St.Art organizza una tavola rotonda coinvolgendo alcuni operatori culturali della regione, attivi nei principali settori delle arti e dello spettacolo.
La cultura è un valore di crescita civile per le comunità e come tale deve essere assunto nella pratica da chi governa: una funzione imprescindibile per il progresso di tutti.
Questa visione ha portato le città dell’Umbria a essere esempio per molti, in Italia e non solo. È ancora così? Le radici su cui si è retta l’essenza e l’immagine di questa terra sono forse in crisi? Per rispondere a queste domande, capire lo “stato dell’arte” e avanzare proposte per il futuro, venerdì 1 dicembre si discuterà di cultura e di produzioni culturali in Umbria, tema essenziale per la vita quotidiana delle nostre città.
Interverranno Gianluca Bellucci (presidente Sistema Museo), Massimiliano Burini (attore e operatore teatrale, Occhisulmondo – Corsia Of), Giacomo Caldarelli (operatore cinematografico, PostModernissimo), Maurizio Coccia (direttore e curatore artistico, Palazzo Lucarini Contemporary), Fabrizio Croce (musicista e operatore culturale), Laura Dalla Ragione (psichiatra e psicoterapeuta), Giovanni Luca Delogu (storico dell’arte), Carlo Pedini (compositore e organizzatore musicale). Coordina Virgilio Ambroglini.

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