A Bevagna nascerà un nuovo polo scolastico. Il sindaco: “Grande edificio, fuori dal centro, con laboratori, mensa e palestra”

BEVAGNA – A Bevagna sognano una nuova scuola, fuori dal centro storico, sicura e spaziosa, in grado di accogliere alunni anche da fuori città. Il nuovo polo scolastico è tra i punti fondamentali del programma dell’attuale Amministrazione comunale e il sindaco Annarita Falsacappa è più che convinta di realizzarla, reperendo fondi anche attraverso la vendita di beni comunali.

“La scelta – secondo il primo cittadino – deve cadere su uno spazio aperto, circondato dal verde, in una zona salubre, luminosa. Dovrà essere un edificio grande, possibilmente su di un piano, con aule spaziose e luminose che si affaccino sul cortile, con palestra, laboratori, campi esterni, mensa, segreteria, parcheggi, facilmente accessibile anche per i mezzi di soccorso, situata in un percorso di viabilità agevole. Non abbiamo un sito preciso, ma vaglieremo insieme tutte le possibilità. Una scuola di questo tipo potrebbe essere appetibile anche per famiglie di altri comuni ed è per questo, in vista di una crescita scolastica, che dovremmo considerare qualche classe in più”.

Nei giorni scorsi è stato convocato un incontro pubblico per fare il punto sulla attuale situazione e per iniziare a dare concretezza all’obiettivo più alto ed anche più complesso del nuovo polo scolastico. L’approccio di progettazione partecipata che il Comune ha deciso di utilizzare è finalizzato “alla creazione di sinergie anche sul piano economico.
L’iniziativa ha registrato una grande partecipazione e apprezzamento per il metodo e la scelta di procedere di concerto con la cittadinanza.

Durante l’assemblea è stato anche fatto il punto sulla sicurezza delle scuole, dopo il terremoto.

“Le nostre scuole sono in fascia A – procede Falsacappa – tranne la scuola elementare di San Francesco, in fascia B, per alcune lesioni strutturali che verranno sanate con intervento di urgenza. La scuola media di Bevagna non presenta problemi strutturali; abbiamo risolto la questione dell’uscita di sicurezza su piazza Spetia, che adesso, ultimati i lavori su quel tratto di corso Amendola, può consentire l’uscita della scala di sicurezza. Il problema è che, nel frattempo i sopralluoghi richiesti per la chiesa di San Filippo ci hanno dato un esito di totale inagibilità della chiesa. Non è quindi pensabile riportare gli alunni in questa scuola, perchè, in caso di scossa o altra calamità, non avremmo in un luogo sicuro l’uscita principale della scuola. Per poter consentire il ritorno degli alunni dovremmo aver messo in sicurezza la chiesa e questo richiederà del tempo. E’ per questo che abbiamo pensato di lasciare gli alunni della scuola media a Cantalupo fino alla fine dell’anno scolastico, anche in vista del cantiere che potrebbe aprirsi sulla piazza. La scuola di Cantalupo è in sicurezza, ma per essere più tranquilli, abbiamo spostato una classe al primo piano e ci stiamo attivando per poter mettere in cantiere la scala e montarla quanto prima”.

“Nel frattempo – ha continuato Falsacappa – abbiamo aggiornato tutta la certificazione di prevenzione incendi, completamente abbandonata negli anni passati in tutti i plessi scolastici. Abbiamo riacquistato gli estintori e ripristinato tutti i piani di sicurezza. Il costo per questa operazione è stato di circa 10 mila euro”.

E sul progetto del nuovo polo scolastico: “Tra gli obiettivi a medio e lungo termine – ha detto il sindaco – c’è la scuola nuova, dopo 20 anni dal terremoto del 1997, anno in cui se n’è cominciato a parlare, dopo 6 anni di discussioni inconcludenti su dove collocarla, mentre altri paesi la realizzavano, questa sera con convinzione vi diciamo che il nostro impegno per una scuola nuova c’è e che vogliamo parlare con voi del sito, di dove collocarla”.

“A differenza di prima del terremoto, forse ora c’è la possibilità che si riapra quella graduatoria in cui Bevagna non è stata mai inserita. Siamo convinti della necessità di questa scelta come siamo convinti che una scuola sicura non può stare nel centro storico.

Il problema è il reperimento dei fondi necessari: “Pur consapevoli di non essere in nessuna graduatoria della regione – ha sottolineato Flasacappa – è necessario essere pronti per poterci inserire con un progetto cantierabile e non solo di fattibilità, nel momento in cui si presenterà l’occasione. La prima spesa che andremo a sostenere è quindi per il progetto, che dovrà essere pronto quanto prima, per consegnarlo non appena ci sarà uno spiraglio”.

Quindi l’appello alla città “Ora ci occorre tutto il vostro aiuto, l’Amministrazione si impegna a realizzare il sogno di Bevagna. Metteremo ogni nostra energia per costruire una scuola nuova ma dobbiamo partire con un progetto e su questo contiamo per cominciare subito a lavorare seriamente, per cercare i canali politici, la strada giusta per realizzarla, anche attraverso le alienazioni di quel poco che ci è rimasto come Comune, facendo tutto quello che è in nostro potere.Completeremo quella raccolta di firme – conclude Falsacappa rivolta ai genitori – che avete iniziato e che non abbiamo dimenticato, tenendola in serbo per quando sarà necessario. Con molte firme cercheremo di sensibilizzare la politica e ci faremo sentire”.

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