Assisi, Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe: venerdì la cerimonia

ASSISI – Venerdì 15 febbraio nella Sala della Conciliazione del Palazzo comunale si svolgerà il Giorno del ricordo dell’Esodo dei Giuliano-Dalmati e delle Foibe. Il programma prevede alle 9.45 il saluto del sindaco Stefania Proietti, poi a seguire gli interventi di Giovanni Stelli (Società Studi Fiumani a Roma), Franco Papetti (Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), Paolo Anelli (studioso dell’Esodo Giuliano-Dalmata). Alle 11.30 ci sarà la consegna del premio Giuliano Dalmata a Konrad Eisenbichler, professore ordinario all’Università di Toronto.

Il premio è stato istituito 8 anni fa per ricordare i Giuliano–Dalmati che si sono distinti nei propri campi professionali, reagendo alle terribili esperienze causate dallo sradicamento dai territori della Venezia Giulia.
Assisi continuerà a contribuire affinchè, come ha affermato il nostro Presidente della Repubblica, «la storia e la memoria comune possano fornire un grande aiuto per guardare al futuro e per scacciare dal destino dei nostri figli ogni pulizia etnica e ogni odio razziale».

Nel pomeriggio, alle 16, è prevista la deposizione da parte delle autorità di una corona nell’area verde di via Martiri delle Foibe a Santa Maria degli Angeli.

La manifestazione di venerdì è la conclusione di una serie di iniziative curate dall’Ufficio per il Sostegno alle Nazioni Unite – Unesco, che hanno interessato il territorio, tra cui incontri di preparazione e approfondimento con i dirigenti scolastici, i docenti e gli studenti delle scuole secondarie, nel corso dei quali vengono consegnate pubblicazioni sull’Esodo e sulle Foibe.

Il sindaco vuole ricordare l’impegno della città di Assisi per il Giorno del ricordo: “Ci sono pagine della storia che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito “strappate”. Pagine impresse di lacrime, sofferenza e sangue, ancora una volta sangue di innocenti. Tra queste pagine, ci sono «le tragedie e le sofferenze patite dagli italiani nella provincia di Trieste, in Istria, a Fiume e nelle coste dalmate». Oggi queste pagine sono state scritte, non per far crescere il rancore, ma «per dare vita a una storia condivisa, per rafforzare la coscienza del nostro popolo, per contribuire alla costruzione di una identità europea consapevole delle tragedie del passato». La Città di Assisi ha avuto e continuerà ad avere il suo ruolo nella stesura di queste pagine.

Un ruolo che Assisi, Città di San Francesco, non potrà mai abdicare: quello di stare dalla parte degli ultimi, degli oppressi, ergendosi al di sopra del sentimento diffuso, se questo offende la persona umana, “ribellandosi” quando necessario se in gioco c’è la vita e la dignità dell’altro, anche quando l’altro è diverso, è esule o migrante, è al di là di un confine, o di un muro, o di un filo spinato, o di un mare.
La forza di Assisi è e sarà incommensurabile nell’affermare sempre che la vita umana, la sua cura, la sua difesa, devono essere il faro di ogni azione politica e culturale.
Per questo Assisi è sede del “Centro Assisano di Documentazione sull’esodo dei Giuliano-Dalmati e sulle Foibe”, inaugurato nel 2012 presso la sezione decentrata della Biblioteca Comunale, a cui hanno contribuito la Società di Studi Fiumani e l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia”.

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