Sanità, in arrivo 9 nuovi primari per ospedali umbri. Barberini: “Rafforzamento e riorganizzazione”

In arrivo nove nuovi primari in alcuni ospedali nel territorio delle due Aziende sanitarie dell’Umbria. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, ha infatti autorizzato l’avvio delle procedure concorsuali per la copertura di quattro strutture complesse nella Usl Umbria 1 e di cinque nella Usl Umbria 2.
In particolare, nella Usl Umbria 1, è stato dato il via libera alla copertura delle strutture complesse di Direzione Uoc di “Anestesia e rianimazione” per i presidi ospedalieri dell’Alto Tevere, di “Neurologia aziendale”, di “Chirurgia” per il nosocomio di Gubbio-Gualdo Tadino e di “Psichiatria e Riabilitazione disturbi del comportamento alimentare” aziendale.
Nella Usl Umbria 2 sono state invece autorizzate le strutture complesse di “Oculistica” per gli ospedali di Foligno e Spoleto, di “Pediatria” per Orvieto e Narni-Amelia, di “Anestesia e Rianimazione” per il presidio ospedaliero di Foligno, di “Anatomia e Istologia patologica” aziendale e di “Neuropsichiatria infantile e servizi per l’età evolutiva” aziendale.
“Continuano – ha evidenziato Barberini – la riorganizzazione e il rafforzamento dei servizi sanitari regionali, sia in ambito ospedaliero sia territoriale. Si tratta di interventi utili coprire il turn over e a migliorare l’organizzazione di alcune strutture ospedaliere nella rete dell’emergenza-urgenza, per dare risposte sempre più adeguate ai bisogni di salute dei cittadini. Le due Aziende avvieranno le procedure concorsuali per la selezione dei nove nuovi primari, con l’obiettivo di coprire a breve le strutture lasciate vacanti per il collocamento in quiescenza dei professionisti”.
“Le strutture complesse autorizzate – ha proseguito l’assessore – sono in linea con quanto previsto dal decreto ministeriale 70/2015, con cui sono stati definiti gli standard qualitativi e strutturali dell’assistenza ospedaliera per garantire appropriatezza e qualità delle prestazioni, nonché con la programmazione regionale su rete ospedaliera e servizi territoriali”.

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