Assisi, la città in soccorso delle famiglie in difficoltà

ASSISI  La Città di Assisi è al fianco dei più deboli.  Opera quotidianamente, senza clamore né ribalta mediatica, in favore degli ultimi e lo ha fatto anche nei giorni scorsi quando in città è arrivata una famiglia di senzatetto (padre, madre, figlio 26enne e due cani) che come pubblicato sui social e da fonti giornalistiche sarebbe stata abbandonata lasciandola dormire nel sottopasso della stazione ferroviaria.
“La famiglia è stata avvicinata dal Sindaco e dal Comandante e dagli agenti della Polizia locale già lo scorso venerdì in centro ad Assisi, più volte è stato offerto aiuto dal Comune facendosi tramite con la Caritas di Assisi. Qui –spiega Travicelli- è stato messo a disposizione un posto letto dove trascorrere la notte: l’unico disponibile, che però non è stato accettato e dunque è stato assegnato ad un altro utente che ne aveva fatto richiesta avendone anch’egli bisogno. La famiglia ha comunque scelto di usufruire dei servizi igienici facendo una doccia e ricevendo per ognuno un cambio di abiti. I tre hanno successivamente avuto un colloquio con un operatore e senza chiedere ulteriori aiuti hanno scelto di lasciare la struttura”.
Per monitorare la situazione ieri sera dal Comando dei Vigili Urbani è stata inviata una pattuglia al sottopasso ferroviario nel tentativo di verificare se la famiglia si trovasse ancora lì, senza trovarne traccia.  “Va comunque precisato –aggiunge Travicelli-  che è nostra intenzione offrire tutto il sostegno necessario ma nel rispetto della volontà, dello stile di vita e delle scelte personali di ognuno senza violarne la riservatezza e le decisioni; il Comune di Assisi e la Caritas ogni giorno forniscono il loro supporto ai più bisognosi anche con progetti individuali oltre che di gruppo; sono 328 le famiglie che usufruiscono dell’Emporio Solidale mentre decine e decine di persone ad Assisi vengono quotidianamente assistite anche attraverso contributi economici (dall’inizio dell’anno a questo scopo sono stati erogati 80.000 euro).

Il tutto con grande discrezione, la medesima con cui la macchina comunale si è attivata sin da subito anche in questo caso.  Una storia penosamente strumentalizzata (che fa il paio con la strumentalizzazione del ‘caso Mortaro’) da chi non trova altri modi per attaccare il nostro lavoro in favore della città, sbattendo in prima pagina e sui social le foto di una famiglia indigente per la quale la Città di Assisi si è adoperata sin dalle prime ore del suo arrivo.
La Città di Assisi e (e sarà ancor più con questa Amministrazione) una città accogliente, solidale e attiva verso i più deboli”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.