Bollo, Dottorini: “Per le auto storiche sarà uno scippo ai cittadini”

“Si tratta di un vero e proprio scippo ai danni dei cittadini e dei semplici collezionisti che si vedranno di fatto togliere un diritto acquisito oramai da anni. Se le modifiche riguardanti il regime fiscale agevolato per i veicoli storici dovessero essere confermate sulla legge di stabilità, dovremo trovare gli strumenti più adeguati per far valere le ragioni dei tanti appassionati che rischiano di subire un altro pesante balzello a esclusivo tornaconto d’immagine di un Governo a corto d’idee”.

Il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Idv), promotore del provvedimento per l’autocertificazione delle auto storiche, interviene sull’ipotesi contenuta nella bozza del testo di Legge di Stabilità elaborato dal Governo Renzi che “prevede la cancellazione del regime fiscale agevolato per i veicoli (auto e moto) ventennali di particolare interesse storico e collezionistico”. La  nota, in cui Dottorini fa riferimento anche al suo ruolo di “presidente di Umbria migliore”, è firmata anche dall’ingegnere Dario Di Bello, responsabile consumatori della medesima associazione e “maggiore esperto italiano in tema di legislazione di auto e moto storiche”.

“Se la proposta del Governo dovesse trovare consenso – continua Dottorini – ci troveremmo di fronte ad un aumento medio del 500 per cento ai danni di oltre 3mila cittadini umbri che si ritroveranno a dover pagare il bollo pieno e non ridotto sui veicoli storici e da collezione. Stiamo parlando, nella stragrande maggioranza dei casi, di semplici appassionati e collezionisti che usano in maniera sporadica e amatoriale le auto e le moto beneficiarie del regime fiscale agevolato e che da un giorno all’altro vedranno aumentare vertiginosamente il costo del bollo. Avremmo preferito che il Governo intervenisse sul club privato Asi, con bilanci che superano i 20 milioni di euro, obbligandolo a pubblicare l’elenco dei veicoli storici o che anticipasse la storicità a 25 anni senza il balzello dell’iscrizione, invece di rivalersi indistintamente su tutti gli appassionati e semplici collezionisti”.

“Per quanto ci riguarda – conclude Dottorini – stiamo già verificando con gli uffici legislativi la possibilità di intervenire con un provvedimento a livello di legislazione regionale affinché siano salvaguardati i diritti acquisiti da quei 3mila collezionisti umbri che hanno ottenuto negli scorsi anni la certificazione di storicità per il proprio veicolo ultraventennale, ed evitare che gli stessi siano costretti a pagare la tassa di possesso con un aumento medio del 500 per cento”.

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