Carenza di vigili urbani a Città di Castello

CITTÀ DI CASTELLO – Negli ultimi sette anni l’organico dei vigili urbani di Città di Castello è sceso di sette unità. Erano ventiquattro nel 2011 e ora sono diciassette, oltre a due impiegati amministrativi, compreso comandante e due ufficiali, e dal primo aprile scenderanno in totale a quindici più due, andando in pensione sia il comandante tenente colonnello Luisella Alberti che l’appuntato scelto anziano Mario Zangarelli. Il segretario comunale Bruno Decenti ha illustrato le soluzioni previste dalla legge tra cui un declassamento del corpo di polizia municipale in servizio, che consentirebbe di nominarne a capo un appartenente ai livelli apicali ma non dirigenziali, che sarebbe alle dirette dipendenze del sindaco. Tra gli elementi di valutazione posti all’attenzione dei commissari è stata sottolineata la difficoltà di procedere ad un potenziamento dell’organico, chiesto da più parti, a causa dei vincoli del patto di stabilità che contingentano le assunzioni. Inoltre, ripota il Corriere dell’Umbria, le particolari competenze previste dalla legge per il comandante escludono che possa essere reclutato all’interno delle risorse umane dirigenziali disponibili e aprono alla via obbligata del concorso pubblico per individuare il sostituto. Tra i commissari sono emerse convergenze sulla priorità assegnata alla riorganizzazione del corpo, considerato un presidio di legalità e il fronte più avanzato con i cittadini.

 

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