Città di Castello, tornano in città gli studenti dell’Università di Seattle

CITTA’ DI CASTELLO – Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, tornano da domani, sabato 28 aprile, al 2 giugno, a Città di Castello gli studenti americani della Washington University di Seattle. “Riprendiamo lo scambio nato grazie al contatto con il professore Giuseppe Leporace che ha gestito la mobilità sperimentale di una settimana del 2017 e lo implementiamo, ospitando per un mese dieci ragazzi che studiano italianistica sotto la guida del professore Claudio Mazzola” annuncia l’assessore alle Politiche educative Rossella Cestini, sottolineando come “anche in questo caso l’Amministrazione svolgerà un ruolo di facilitazione e coordinamento ma i protagonisti del progetto sono le scuole coinvolte – il polo liceale e la primary school di San Filippo e il Centro di formazione Bufalini -, e i giovani, tifernati o d’Oltre Oceano, che avranno la possibilità di conoscere le rispettive culture, frequentandosi per un periodo di tempo prolungato sia nelle occasioni di didattica che nel tempo libero. Naturalmente per noi si tratta di confermare e consolidare un rapporto con l’ateneo americano per costruire una maggiore reciprocità è sviluppare un rapporto che può avere ricadute positive sul nostro sistema formativo in generale”.

La delegazione americana arriverà a Città di Castello il 28 aprile e si tratterrà fino al 1 giugno. Durante il soggiorno sarà ospitata dalle famiglie tifernati degli studenti del polo liceale e del Circolo Didattico di San Filippo, avrà un’aula a disposizione presso la sede centrale del “Plinio il giovane” e potrà avere esperienza dal vivo dello stile di vita italiano. “Stiamo concordando con il referente della Washington University, per organizzare attività che vedano coinvolti entrambe i gruppi di studenti sul fronte della cultura e della lingua soprattutto a vantaggio dei ragazzi che dovranno sostenere le certificazioni di inglese” spiega la dirigente del polo liceale Eva Bambagiotti mentre Massimo Belardinelli sottolinea come “gli studenti americani saranno integrati in progetti di tutoraggio e assistentato linguistico già in essere e allo stesso tempo sperimentare alcuni percorsi legati alla pedagogia montessoriana come ad esempio gli atelier su l’arte contemporanea e Burri, che lo scorso anno riscossero un grande interesse”. Per quanto riguarda la conoscenza del territorio, l’assessore Cestini ribadisce l’intenzione di proporre “un itinerario nella realtà museale, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, che avranno ad oggetto le collezioni Burri e la Pinacoteca, il Centro Garavelle con Malakos e la Tipografia Grifani Donati, oltre alla storia e alle attestazioni del lascito Franchetti, data la particolare fisionomia, italo-americana di Alice Hallgarten, che ne fa un perfetto trade d’union tra questi due grandi paesi. Per gli adulti di domani strutturare collegamenti e relazioni dall’uno all’altro capo del mondo sarà una modalità consueta e introdurre alle nuove dimensioni che la globalizzazione apre, significa in qualche modo governarla e permettere che i ragazzi di oggi non ne vedano solo le difficoltà o i disequilibri in termini economici o di ordine geopolitico, cogliendone gli aspetti di incontro e apertura che dischiude anche in realtà relativamente periferiche come la nostra”.

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