Perugia, il centrosinistra muove i primi passi: da Belardi a Fora senza coalizione

La prima notizia è che nel centrosinistra perugino qualcosa si muove. Per il momento in maniera coperta, forse più per iniziativa di qualche papabile candidato alla poltrona di sindaco. Se il tutto sarà sufficiente per ridargli quel fiato che ha perduto lo si vedrà fra qualche mese. Il collante di questi giorni è stato quello di una serie di obiettivi sui quali tutti accettano, per ora, di concentrarsi lasciando fuori ambizioni personali che hanno rappresentato e rischiano di rappresentare ancora una spina nel fianco del centrosinistra. Giovedì scorso, alla sala Sant’Anna, c’è stato l’esordio della “Costituente Perugia”, la neonata associazione che ha di fatto ufficializzato la candidatura a sindaco del professor Paolo Belardi, docente universitario molto stimato e apprezzato dall’ambiente accademico. Ieri, al cinema Zenith, è stata la volta di “Perugia partecipa”, la neonata associazione che fa capo ad Andrea Fora, consigliere regionale di Civici X. Prove tecniche di alleanza nel centrosinistra ? Presto per dirlo anche perché alcuni alleati sono ancora insofferenti e la coalizione è di fatto spaccata. Prima ancora di individuare una candidatura competitiva e vincente resta da costruire una vera alleanza tra tutte le forze politiche e civiche alternative alla destra. Nei due appuntamenti di giovedì e sabato non c’erano, infatti, i rappresentanti del M5S, di Azione e nemmeno quelli del Psi (solo Rometti a quella di Belardi). C’erano, di fatto, molti democratici, un pò di civici e qualche rappresentante delle associazioni di categoria. Per il momento è così ma in futuro chissà. In ogni caso si tratta di un primo passaggio che non va sottovalutato. Ma torniamo ai due appuntamenti della settimana appena trascorsa. Paolo Belardi si è di fatto candidato, con garbo e nella sua maniera, precisando che c’è un “piccolo gruppo con grandi idee” che intende costruire “una città dove si vive meglio e funziona”. Ad ascoltarlo molti politici (Tommaso Bori, Sarah Bistocchi, Fabrizio Bracco, Mauro Agostini, Silvano Rometti e altri), alcuni colleghi di università a cominciare dal prorettore Fausto Elisei e Don Marco Briziarelli direttore della Caritas di Perugia. Si dice che il suo primo sponsor sia il magnifico rettore Maurizio Oliviero con il gradimento del segretario regionale del Pd, Tommaso Bori. Platea più trasversale quella di sabato all’appuntamento di Andrea Fora. In sala c’erano, infatti, diversi esponenti di altre forze centriste (Filippo Calabrese di Progetto Perugia), assessori della giunta Romizi ( Gabriele Giottoli e il vicesindaco Gianluca Tuteri) e leader di associazioni di categoria (Confagricoltura, Coldiretti, Terzo settore, Cooperazione, e altri). A prima vista meno politici più rappresentanti delle imprese umbre. In sala si è notata l’assenza del segretario regionale Bori ma c’erano il segretario di Perugia Sauro Cristofani, i consiglieri comunali Elena Ranfa, Sarah Bistocchi, Francesco Zuccherini, Fabrizio Croce e Lucia Maddoli, tutti del centrosinistra. Tutto bene, quindi. Non  proprio così. Tra l’altro, un gruppo di dirigenti e militanti del Pd di Perugia ha scritto in questi giorni al segretario dem di Perugia, Sauro Cristofani, chiedendo di scegliere il prossimo candidato sindaco con le primarie. Primo firmatario l’ex parlamentare Mauro Agostini. In molti temono che la strada intrapresa sia non lontana da quella che ha portato alla candidatura del professor Kenny a Terni. Tutti in ordine sparso, con iniziative e candidature qua e là, senza una coalizione credibile e con aspiranti lontani dalla gente comune. Per il resto è cronaca di queste settimane.