Congresso regionale Cisl, la presidente Marini: “Serve una nuova alleanza tra politica e sindacato”

PERUGIA – “Politica e sindacato dovranno favorire quel sistema produttivo che aiuta l’Umbria a uscire dalla crisi anche grazie ad imprese che si sono irrobustite e hanno incominciato a crescere. In questo contesto bisogna stare insieme, sindacato e politica, stringendo una nuova alleanza con il protagonismo di tutte le parti sociali. E’ quanto abbiamo fatto di recente dopo il sisma e da sempre in molti altri campi come ad esempio l’inclusione sociale”: lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo stamani all’XI congresso della Cisl Umbria, in corso a Perugia.
Secondo Marini, “c’è bisogno di un nuovo patto dei valori, per una società inclusiva che deve recuperare il tema dell’impegno civile. Molte delle sfide locali vanno affrontate con questo spirito e solo così si possono sostenere grandi questioni, come ad esempio quella delle imprese di capitali stranieri che investono in Umbria”.
Per la presidente, “per affrontare le criticità abbiamo bisogno di imprese che facciano innovazione e che siano orientate all’ esportazione, sempre di piú medie imprese e che affrontino il tema delle nuove tecnologie e della formazione:
questa è la vera sfida, non solo della politica, che si supera trovando una strada comune per favorire il lavoro facendo crescere il numero delle imprese che sta creando nuova occupazione. Così si potrà irrobustire il Pil e frenare la disoccupazione, che nel 2016 in Umbria ha registrato dati sotto alle due cifre, diversamente dal dato nazionale”.

“Politica e sindacato – ha ribadito la presidente – dovranno credere e favorire quel sistema produttivo che aiuta l’Umbria a uscire dalla crisi anche grazie ad imprese che si sono irrobustite e hanno incominciato a crescere. In questo contesto bisogna stare insieme, sindacato e politica, stringendo una nuova alleanza con il protagonismo di tutte le parti sociali. E’ quanto abbiamo fatto recentemente dopo il sisma – ha sottolineato – ma da sempre in molti altri campi come ad esempio l’inclusione sociale. L’Umbria per il Welfare ha fatto scelte importanti e mentre i dati a livello nazionale sono impietosi e con il segno meno, l’Umbria ha razionalizzato le risorse per investire sui servizi che tengono alta la qualità della vita dei cittadini. Le risorse e gli strumenti a disposizione sono frutto di un lavoro congiunto anche della politica e delle istituzioni, un lavoro condiviso e concentrato, che va dall’Industria 4.0, alle aree di crisi complessa per Terni-Narni, alle aree di crisi non complessa, aree interne, al Pit dell’area del Trasimeno, alle politiche per lo sviluppo con quasi 90 milioni di euro sui fondi strutturali per l’area sisma”.
Concludendo la presidente ha ricordato tutta la partita relativa al trasporto pubblico messo in sicurezza senza nessun lavoratore a casa e tutto il ciclo dei rifiuti: ambiti in cui un lavoro importante è stato fatto e che ancora andrà fatto “ma l’Umbria – ha concluso – ha le carte in regola per affrontare anche le strade più difficili”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.