Consiglio regionale, l’assemblea mette mano al regolamento: modifiche su question time e ammissibilità degli atti

PERUGIA – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato a maggioranza (17 sì da Pd, Ser, FI, Rp e FdI; 3 no da Lega e M5S) le modifiche al regolamento interno predisposte dalla Commissione per le riforme statutarie e regolamentari. Le novità introdotte riguardano l’ammissibilità degli atti ispettivi e la relazione tecnico-finanziaria di accompagnamento alle proposte di legge regionale, la disciplina della sostituzione dei consiglieri nelle sedute di commissione e dell’iscrizione all’ordine del giorno dell’Assemblea delle interrogazioni a risposta immediata. Respinti tutti gli emendamenti della Lega nord, per la gran parte soppressivi di interi articoli della proposta di legge, salvo uno tendente  a dimezzare da sei a tre giorni il termine  di presentazione delle interrogazioni a risposta immediata.

Silvano Rometti  (SeR), presidente della Commissione per le riforme statutarie e regolamentari, ha illustrato l’atto evidenziando che “in linea con il programma che la Commissione aveva presentato all’Assemblea legislativa nei mesi scorsi, proponiamo all’Aula il primo pacchetto di modifiche su alcune questioni prioritarie, come l’ammissibilità degli atti ispettivi e la relazione tecnico-finanziaria di accompagnamento alle proposte di legge regionale. Queste modifiche mirano a dare maggiore concretezza alle proposte legislative e rendere più ordinato il dibattito che dovrà concentrarsi su argomenti di competenza dell’Assemblea. Un’altra modifica introdotta riguarda la nuova disciplina della sostituzione dei consiglieri nelle sedute di commissione, resa necessaria dal ridotto numero dei consiglieri regionali e dei diversi organi consiliari cui partecipano: è prevista la possibilità di farsi sostituire, anche in corso di seduta, a tutti gli effetti, compreso il diritto di voto. Il sostituto deve necessariamente appartenere ad altra commissione e può essere iscritto sia allo stesso gruppo che ad altro gruppo indipendentemente dall’appartenenza alla maggioranza o alla minoranza. Per quanto concerne l’iscrizione all’ordine del giorno dell’Assemblea delle interrogazioni a risposta immediata, viene introdotto un termine di sei giorni (e non più 48 ore) tra la presentazione e la discussione in Aula, per dare tempo agli uffici di svolgere l’istruttoria e di valutare l’ammissibilità dell’atto e per una corretta compilazione dell’ordine del giorno, in modo da assicurare che siano diversi i Gruppi di appartenenza dei presentatori e, quando possibile, gli assessori chiamati a rispondere”.

GLI INTERVENTI. Claudio RICCI (Rp): “Spirito costruttivo e soluzioni condivise emerse dai lavori della Commissione, continuare con le modifiche dello Statuto. Positivo che anche per gli emendamenti sia prevista una istruttoria”. Andrea LIBERATI (M5S): “Troppi sei giorni per il question time, rallenta il lavoro ispettivo dei consiglieri. Troppi nostri atti sono stati dichiarati irricevibili. Si cerca di restringere il ruolo delle opposizioni”. Emanuele FIORINI (Lega): “Limitazione dell’azione dei consiglieri nella predisposizione dei disegni di legge. Non è chiaro chi preparerà le relazioni sugli emendamenti presentati in Aula. Verrà impedita la trattazione urgente degli argomenti e non vengono garantiti i diritti delle opposizioni”. Valerio MANCINI (Lega): “Questo è un tentativo di annichilire le opposizioni. Modifiche al regolamento pensate per zittire una minoranza che sta lavorando molto e creando imbarazzo alla maggioranza. Rinviare in Commissione”. Andrea     SMACCHI (Pd): “Sbagliato pensare che la maggioranza voglia ledere i diritti dei consiglieri di opposizione, stiamo modificando il regolamento (e non lo Statuto) per migliorare l’efficacia dei nostri lavori. Bisognerà anche capire se si possono prevedere consiglieri delegati e ‘sottosegretari’ come ci sono a Roma, proprio per migliorare la funzionalità dell’Assemblea”. Raffaele NEVI (FI): “Le proposte delle opposizioni sono state ascoltate durante i lavori di Commissione, non si introducono limitazioni alle nostre prerogative. Le nuove norme sono talmente avanzate, nel pretendere copertura finanziaria per proposte di legge ed emendamenti, che potranno fare scuole nel resto d’Italia”. Marco SQUARTA (FdI): “Lavoro approfondito e condiviso, Lega nord non ha mosso rilievi durante le sedute della Commissione. Sono norme di buon senso che devono evitare perdite di tempo e discorsi sul nulla. Le modifiche al regolamento sono ispirate a quello del Parlamento”. Eros BREGA (Pd): “Sarebbe opportuno prevedere il voto ponderato in Commissione, dato che i consiglieri non riescono a seguire tutte le riunioni”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.