Foligno, i “dissidenti” Pd fanno saltare il Consiglio. Mismetti attacca Amoni

FOLIGNO – Seduta deserta del Consiglio comunale di Foligno, in programma il 19 febbraio, per mancanza del numero legale. All’ordine del giorno c’erano la surroga del consigliere comunale dimissionario, Aldo Amoni, e la convalida del consigliere comunale Elisabetta Ugolinelli, oltre alla modifica della composizione delle commissioni consiliari.
A far saltare il Consiglio, l’assenza di 4 consiglieri comunali di maggioranza: Moreno Finamonti, Elio Grazioni, Michela Matarazzi e Paolo Gubbini, i cosiddetti “dissidenti” del Pd, appartenenti all’ala più a sinistra del partito (quella legata all’assessore regionale Vincenzo Riommi), che non hanno deciso di non presentarsi perché in polemica con il sindaco e con la maggioranza del partito. Assenti, con giustificazione, anche Lorella Trombettoni (Pd) e Roberto Ciancaleoni (Psi). La minoranza ha così deciso di uscire dall’aula, costringendo il presidente del Consiglio, Alessandro Borscia, a rinviare i lavori. Nelle scorse settimane, i quattro, insieme ad altri componenti della segreteria del Pd folignate, avevano presentato un documento contro l’operato della Giunta e chiesto le dimissioni della segretaria del partito: entrambe le richieste sono state respinte dall’assemblea comunale Pd, alla quale i “dissidenti” non avevano comunque voluto partecipare. Poi l’attacco alla capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Seriana Mariani, che aveva diffuso una nota in replica ad alcune dichiarazioni di Aldo Amoni, ex candidato sindaco, che si è dimesso da consigliere attaccando la maggioranza circa l’operato di questi mesi: i 4 si sono schierati con l’esponente di Confcommercio Umbria. Ieri una sorta di azione di forza, che ha fatto saltare l’attività amministrativa: un pessimo spettacolo che ha danneggiato la città.

Intanto il sindaco, Nando Mismetti, ha replicato al dimissionario Amoni che aveva definito l’attuale Giunta “la peggiore Giunta di sempre”, con parole molto dure.

“Le dichiarazioni del consigliere Aldo Amoni – ha detto Mismetti in una nota – lasciano il tempo che trovano anche se capisco la difficoltà di spiegare ai cittadini il motivo per cui, dopo solo pochi mesi, un candidato a sindaco ha deciso di dimettersi”. Il sindaco ha anche sottolineato che “nel momento in cui si richiede il voto ai cittadini c’è l’obbligo di prestare il servizio per la comunità, anche dai banchi dell’opposizione. Ma, in questi mesi, per mostrare il suo impegno è sufficiente rilevare la sua scarsa presenza nelle commissioni consiliari e nei consigli comunali. Voglio inoltre rassicurare Amoni: non ho nemici”. Mismetti ha evidenziato inoltre che “posso comprendere che uno voglia fare scelte diverse: basta solo rivolgersi ai cittadini e dirlo chiaramente, senza scuse. Per quanto riguarda la gestione della città ricordo che grazie alla capacità di amministrare questa comunità, è possibile avere un bilancio a posto, al contrario di tanti Comuni d’Italia, e avere una pressione fiscale tra le più basse dell’Umbria”.

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