Foligno, successo per il concerto “Quattro paesaggi italiani”

FOLIGNO – Ha avuto successo il concerto “Quattro paesaggi italiani” che si è tenuto martedì 29 agosto all’Auditorium San Domenico dedicato alle vittime dei terremoti 1997-2017. Il progetto è nato da un’idea di Orchestra Sinfonica Abruzzese e Amici della Musica di Foligno, coinvolgendoo le quattro regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria unite dal comune destino di vivere un territorio pieno di arte, storia, cultura, ma soggetto a forti eventi sismici.
Il programma è stato affidato a quattro compositori italiani, uno per regione. I “paesaggi” si sono succeduti affidati all’Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta da Ulrich Windfuhr, che ha eseguito Pdt di Marcello Filotei (Marche), Sospeso senza tempo di Lucio Gregoretti (Lazio), E lë tiènghë nu saluto da mannaghe di Andrea Manzoli (Abruzzo), Passaggio al bosco di Riccardo Panfili (Umbria). Inoltre ogni compositore si è ispirato ad un motivo tradizionale, al saltarello di Amatrice, ai canti della Valnerina, agli stornelli marchigiani, ai dispetti della tradizione abruzzese.
Nel suo saluto il sindaco di Foligno, Nando Mismetti ha parlato, tra l’altro, di “evento straordinario. C’è anche il fatto che per noi umbri, per il nostro Comune, l’appuntamento segna pure l’apertura dei venti anni dal sisma del 1997. E quel che ci sta a cuore non è soltanto ricordare la grande ondata di solidarietà e segnarne la memoria, ma testimoniare lo slancio di fiducia che ci ha guidato sin qui. Possiamo dire di avercela fatta, guidati tutto il tempo da una forte idea di progetto e dalle energie di tutta la comunità”.
La seconda parte del concerto è stata dominata dalla “Messa di Gloria” a 4 voci di Giacomo Puccini interpretata dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese affiancata dai cori delle tre regioni, il Coro Cantori di Assisi, il Coro dell’Accademia di Pescara, il Coro Polifonico “Città di Tolentino”, diretti rispettivamente dai maestri Gabriella Rossi, Pasquale Veleno e Aldo Cicconofri, e le voci di tre importanti cantanti lirici: il tenore Luciano Gancio, australiano ma abruzzese di origine, e due voci in rappresentanza del Lazio, il baritono Giovanni Meoni e il bassoMassimiliano Fiorini.

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