Green public procurement e criteri ambientali minimi: la spesa pubblica per la sostenibilità: corso a Villa Umbra

PERUGIA – Spesa pubblica sempre più sostenibile, “driver” dell’economia circolare. È l’effetto che intende promuovere il percorso formativo nazionale in materia di Green public procurement e Criteri ambientali minimi, presentato oggi a Villa Umbra.

L’iniziativa formativa “Green public procurement e criteri ambientali minimi: la spesa pubblica per la sostenibilità” è stata promossa da Sviluppumbria, capofila del progetto europeo BIOECO-R.D.I. – BIO-ECOnomy Research Driven Innovation finanziato dal Programma Interreg V-B ADRION, in collaborazione con Legambiente e con il patrocinio della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.

I lavori sono stati aperti da Giuseppina Baldassarri, coordinatrice del progetto europeo BIOECO-R.D.I. – BIO-ECOnomy Reserach Driven Innovation. “Il percorso formativo – ha sottolineato Baldassarri – si inserisce nell’ambito del progetto europeo ‘BIOECO Reserach Driven Innovation’ finanziato dal programma ‘Adrion’. Il progetto ha un partenariato internazionale, di cui è capofila Sviluppumbria e che vede anche la presenza come partner regionale di Confindustria Umbria. Obiettivo del progetto, che dispone di oltre 1 milione di euro di budget, è supportare lo sviluppo della bioeconomia, dell’economia circolare nei paesi che fanno parte del programma”.

L’evento di presentazione del percorso formativo è stato moderato da Enrico Fontana, della segreteria nazionale di Legambiente. “Parte oggi dall’Umbria – ha spiegato Fontana – il primo evento formativo dell’Osservatorio Appalti Verdi, costituito da Legambiente e Fondazione Ecosistemi per monitorare e diffondere l’applicazione dei Criteri ambientali minimi in tutte le gare pubbliche, dagli acquisti energetici alle pulizie, dall’arredo urbano alla ristorazione. L’Umbria, dunque, è la prima tappa di un percorso che replicheremo in autunno a Roma e a Rimini per far comprendere il cambiamento culturale cui siamo di fronte. L’Italia – ha rilevato – è il primo e finora unico Paese europeo ad aver introdotto, con la riforma del Codice degli appalti del 2016, l’obbligatorietà dei Criteri ambientali minimi, stabiliti con decreto dal Ministero dell’Ambiente, negli appalti pubblici per l’acquisto di beni e servizi. Un’opportunità significativa per orientare la spesa pubblica verso criteri di sostenibilità, che richiede anche profondi cambiamenti nella definizione dei bandi e nei criteri di aggiudicazione. Una sfida importante, basti pensare – ha concluso Fontana – che in Italia la spesa della Pubblica Amministrazione è pari a circa 170 miliardi di euro. Se soltanto un terzo di questa somma venisse impiegata secondo criteri di sostenibilità, avremmo un investimento verso l’economia verde superiore ai 50 miliardi di euro all’anno”.

Nel corso della presentazione del percorso formativo sono intervenuti: Davide Ficola, Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, Alessandra Paciotto, presidente di Legambiente Umbria; Silvano Falocco, direttore della Fondazione Ecosistemi; Mimma Pecora, dell’Osservatorio Appalti Verdi; Diego Mattioli, project manager del progetto BIOECO-R.D.I.; Luca Bianconi, presidente del Cluster Umbria SPRING; Sandro Costantini, dirigente del Servizio valutazione ambientali, sviluppo e sostenibilità ambientale della Regione Umbria; Beatrice Morlunghi, di Sviluppumbria e Alfonso Morelli, assessore all’Ambiente del Comune di Narni.

“Gli acquisti verdi, i Criteri ambientali minimi – ha dichiarato Costantini, dirigente del Servizio valutazione ambientali, sviluppo e sostenibilità ambientale della Regione Umbria – non sono un mero adempimento normativo, un obbligo di legge, peraltro attenuato dallo ‘Sblocca-cantieri’ ma rappresentano uno strumento importante per aumentare il livello di sostenibilità ambientale e favorire la transizione verso un’economia efficiente”.

Il percorso formativo prevede due incontri laboratoriali. Il primo, organizzato oggi pomeriggio da Maria De Gregorio della Fondazione Ecosistemi, è stato dedicato all’applicazione dei Criteri ambientali minimi negli appalti per la ristorazione, le pulizie e le forniture d’ufficio. Lunedì 24 giugno l’attività formativa si concluderà a Villa Umbra con un secondo seminario di approfondimento, “L’adozione dei Cam-Criteri ambientali minimi nelle procedure di acquisto: criticità e soluzioni”.