Gualdo Tadino, il M5S porta in Parlamento il caso “Vignavecchia”

GUALDO TADINO – La questione della discarica di Vignavecchia arriva in Parlamento con l’onorevole Filippo Gallinella che ha presentato un’interrogazione. “E’ necessaria un’azione urgente per far uscire dallo stato di paralisi in cui si trova il processo di risanamento ambientale, se pur parziale, che interessa la discarica di Vignavecchia. Sollecitiamo il Ministro dell’ambiente ad organizzare un tavolo di confronto convocando sia Regione Umbria che Comune di Gualdo Tadino per tracciare una road map sulla messa in sicurezza dell’area”.

E’ quanto ha chiesto il deputato 5stelle Filippo Gallinella, insieme alle colleghe Tiziana Ciprini e Patrizia Terzoni, attraverso l’interrogazione presentata dal M5S alla Camera. “Siamo di fronte – afferma Gallinella – ad una vera e propria paralisi istituzionale che oltre a rinviare la messa in sicurezza dell’area, apre la porta ad ulteriori e pesanti sanzioni inflitte dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea. Sono 196 le discariche che l’Europa ha giudicato abusive o comunque non a norma. Tra queste c’è pure quella di Vignavecchia nel comune di Gualdo Tadino”. “Nella discarica – ricordano Gallinella, Ciprini e Terzoni – che occupa nove mila metri quadrati di superficie, è stato trovato materiale di risulta proveniente da un incendio, da demolizioni edili ed industriali. A questo sito, sempre nel territorio di Gualdo Tadino, negli anni se ne sono poi aggiunti altri due: Palombara e Pian delle Quaglie. Le analisi e i rilievi effettuati hanno consentito di rilevare nelle tre cave, trasformate in altrettante discariche, la presenza di materiali semilavorati e lavorati, residui contenenti amianto, idrocarburi e terre e rocce da scavo accumulati in maniera illecita”.

“I rifiuti a Vignavecchia sono stati interrati sin dal 1992 – precisa il consigliere comunale penta stellato di Gualdo Tadino, Stefania Troiani –  Sono ben 24 anni di inquinamento con interessamento anche delle falde acquifere. E la soluzione trovata non è purtroppo risolutiva. I rifiuti non saranno rimossi poiché il progetto di bonifica prevede l’incapsulamento su 3 lati e la copertura in calcestruzzo. Una scelta fatta per motivi economici, per spendere meno. Una scelta parziale, anch’essa bloccata dai contenziosi. A febbraio di quest’anno il Comune di Gualdo Tadino ha provveduto ad aggiudicare definitivamente i lavori di risanamento ambientale e di messa in sicurezza permanente del sito in località Vignavecchia. “A distanza di due mesi –aggiunge Gallinella – il ministero dell’Economia e delle Finanze ha chiesto a Regione Umbria e Comune di Gualdo Tadino il reintegro delle sanzioni comunitarie applicate per il sito Vignavecchia pari a 776mila euro. Il processo di bonifica, neppure risolutivo, ha lasciato il posto ai contenziosi istituzionali. Così non si può più andare avanti. E’ indispensabile trovare un accordo. Ogni mese che passa è una nuova pugnalata al territorio e ai cittadini”.

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