Gualdo Tadino, inaugurato un monumento per ricordare gli umbri emigrati

GUALDO TADINO – Alla  presenza del primo cittadino Massimiliano Presciutti e di una delegazione del Consiglio regionale dell’Umbria  é stata inaugurata a Gualdo Tadino l’istallazione artistica “Umbri nel cuore. Uomini e donne delle associazioni umbre nel mondo”, promossa dalla Presidenza della Giunta Regionale, in ricordo dei presidenti umbri scomparsi che hanno tenuto saldi i legami tra la regione Umbria e le terre d’emigrazione.

Il progetto artistico, collocato all’ingresso del Museo dell’Emigrazione, simbolo per la regione della diaspora che ha riguardato migliaia di persone, è stato curato da Marco Tortoioli Ricci e da Maurizio Tittarelli Rubboli. L’installazione celebra con il suo evolversi generativo l’idea della comunità e della relazione come strumento di affermazione dell’identità e rinnovamento della memoria.
I moduli di cui si compone sono mattonelle realizzate artigianalmente e caratterizzate dall’antica tecnica di cottura a terzo fuoco che ha da sempre caratterizzato la produzione gualdese.

Presenti all’inaugurazione i membri del Consiglio Regionale dell’Emigrazione arrivati da diversi Paesi del mondo: Brasile, Argentina, Australia, Canada, Francia, Belgio, Svizzera, Germania e Lussemburgo.
Ad anticipare l’evento la speciale visita guidata al Museo Opificio Rubboli, con il curatore Maurizio Tittarelli Rubboli, coautore del progetto.
A conclusione la visita al Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti, dove non sono mancati momenti emozionanti, tra i quali la scoperta tra i documenti esposti, di alcune lettere riguardanti la famiglia di uno dei membri provenienti dall’estero.

Il Museo dell’Emigrazione Pietro Conti nasce per sottolineare il patrimonio storico, culturale ed umano legato al grande esodo migratorio che coinvolse l’Umbria e l’Italia a partire dalla fine del 1800 e che ha riguardato più di 27 milioni di partenze. Realizzato con la tecnica delle proiezioni video, coinvolge il visitatore in un emozionante percorso a ritroso: l’arrivo, il viaggio e la partenza. Documenti, immagini e racconti provenienti da tutte le regioni d’Italia. Un viaggio corale che ha per protagonista l’emigrante: gli addii, l’incontro e lo scontro con il paese straniero, la nostalgia, le gioie e i dolori quotidiani, l’integrazione nella nuova realtà, le sconfitte e le vittorie, il confronto e la riflessione con l’immigrazione di oggi. Il Museo è centro studi, laboratorio didattico e luogo di memoria.

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