Gualdo Tadino, Presciutti chiama i sindaci del Pd: “Mettiamo la faccia nel cambiamento”

GUALDO TADINO – Un messaggio diretto ai sindaci Pd, in cui si esorta a prendere il toro per le corna, a metterci la faccia e interpretare fino in fondo il proprio ruolo. Il primo cittadino di Gualdo Tadino sceglie questa strada per spronare i suoi colleghi con una nota dai toni accesi quanto enigmatici. “E’ finito il tempo delle appartenenze ideologiche – scrive – fare politica ed amministrare la cosa pubblica impegna sempre di più, le scelte infatti non si compiono (almeno così dovrebbe essere) per contrapposizione pre costituta.

Troppo spesso però, ancora oggi, in tanti (ancora troppi), continuano a guardare esclusivamente al proprio “orto”, troppo spesso – continua Presciutti – alle enunciazioni di principio non seguono comportamenti ed atti amministrativi conseguenti, alimentando i populismi e sentimenti di anti politica”. Presciutti chiama tutti alle proprie responsabilità e auspica che il Pd “torni a svolgere il proprio ruolo, un partito degno di tale nome non continua a perdere tempo in inutili e dannose contrapposizioni fra correnti, ma si carica sulle spalle i problemi dei cittadini cercando di elaborare proposte di merito e di avere uno stretto contatto con i territori e con i propri amministratori. Forse non ci competerebbe del tutto, ma credo sia giunto il momento che i sindaci del Pd in Umbria si facciamo carico di lanciare una nuova fase di discussione politica vera sul futuro della nostra regione e dei suoi territori”. E Presciutti indica anche i temi dell’agenda dei sindaci: “sanità, scuola, sociale, rifiuti, ambiente, lavoro, agricoltura, cultura e turismo non possono essere affrontati in maniera disorganica o peggio contraddittoria”.

Per il primo cittadino gualdese quindi serve “aprire un confronto di merito sia nel partito che a livello istituzionale regionale, un confronto che abbia come presupposto fondante la lealtà e non la fedeltà, i contenuti e non le appartenenze correntizie. Ai miei colleghi sindaci del Pd, con molti dei quali ho avuto modo di condividere queste mie preoccupazioni, dico che è arrivato il momento di metterci la faccia, il cambiamento praticato e non evocato spaventa molti, ma è l’unica strada che possiamo percorrere e dobbiamo farlo insieme con grande senso di responsabilità e senza sudditanza alcuna, in gioco c’è il futuro del quale possiamo e dobbiamo essere protagonisti”.

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