Gualdo Tadino, scontro M5S – sindaco Presciutti sulle acque minerali

GUALDO TADINO – Scontro tra i consiglieri regionali M5S e il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti. “Gli atti ufficiali dell’Assemblea legislativa dell’Umbria e del suo Comitato per il Monitoraggio (https://goo.gl/xKqWyU(link is external)) certificano definitivamente quel che il M5S sapeva, ha detto, denunciato, ribadito in merito alla gestione delle concessioni regionali sulle acque”. Così i consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 Stelle) per i quali: “le multinazionali della minerale, da decenni, danno alla Regione quasi nulla per lo sfruttamento del nostro oro blu, mentre le famiglie, per l’acqua di rubinetto, pagano quasi il triplo del canone applicato sulla minerale a questi signori. A sua volta la Regione – aggiungono – non trasferisce ai Comuni nemmeno le briciole del canone concessorio, viceversa dovuto nella misura del 20 per cento (circa 250mila euro ogni anno) del totale incassato in forza dell’inapplicata legge ’22/2008′. Così i Comuni interessati non registrano alcuna tutela delle risorse del proprio territorio, deprivato del bene come fossero colonie”.

“I sindaci di questi Comuni, comunque – spiegano Liberati e Carbonari -, non proferiscono verbo, affetti da una stravagante sorta di mutismo collettivo, un silenzio imbarazzante rispetto a una Regione che, in otto anni, non ha trovato tempo di redigere il regolamento attuativo. I dirigenti regionali che dovrebbero presidiare rigorosamente la materia sono tutti immotivatamente, ma comodamente, al calduccio loro posto, apicali da sempre inamovibili”. Secondo i due consiglieri regionale pentastellati, “è il cortocircuito delle concessioni minerarie, svendute per molto meno di trenta denari in tutta Italia e, in modo particolare, in Umbria, sede di marchi storici e prestigiosi grazie alla presenza di acque di qualità superiore. Un danno erariale legalizzato – rimarcano – che rallegra soltanto i capi delle multinazionali e i loro politici amici; trattamento opposto è ovviamente riservato a cittadini, piccole e medie imprese, famiglie, gente normale. Ma questa – concludono – è un’altra storia, che grida vendetta e che urge discutere in ogni sede, a partire da quella legislativa regionale, dopo 50 anni di favori e saccheggi”.

“Per quanto ci riguarda – ribadisce Presciutti –  l’8 giugno 2015 con la delibera n° 18, quindi con un atto ufficiale, si è richiesto alla Regione Umbria l’applicazione del disposto normativo di cui al comma 5 dell’art. 29 della L.R. 22/2008 al fine di ottenere reali ricadute economiche sul territorio. Non solo dunque abbiamo chiesto dei soldi alla Regione ma abbiamo prodotto un atto formale, al quale hanno votato contro il Movimento 5 Stelle ed il centro destra, al fine di ottenerli.  Nel medesimo atto, il quale probabilmente non è stato visionato da chi parla a sproposito, sono inseriti inoltre una serie di punti, per l’esattezza 13, che il Consiglio Comunale di Gualdo Tadino a stragrande maggioranza ha votato a favore (tranne il movimento 5 Stelle e gruppi del centro destra) di un importantissimo investimento per il territorio, che ancora ad oggi non può vedere la sua attuazione visto il ricorso pendente al Tar inoltrato dalla Comunanza Agraria Gualdese. Io ho sempre massimo rispetto per le opinioni altrui, ma chi parla abbia almeno il coraggio di dire la verità. Il Comune di Gualdo Tadino non solo non è stato “muto” ma ha affrontato la questione con un atto formale consultabile da tutti e nelle prossime ore sarà mia cura inoltrare una ulteriore richiesta ufficiale alla Regione per rilanciare l’argomento. Ovviamente non mi fermerò qui perché è mia intenzione recarmi nelle sedi opportune e chiedere di poter incassare le somme spettanti al Comune di Gualdo Tadino”.

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