Gubbio, antipasto del premio Campiello alla Sperelliana
GUBBIO – Successo per la presentazione dei finalisti del “Premio Campiello” alla Sperelliana. A portare il saluto dell’amministrazione il vicesindaco Rita Cecchetti e l’assessore Augusto Ancillotti. L’iniziativa è stata possibile con il patrocinio del Comune di Gubbio, grazie all’impegno della Fondazione “G. Mazzatinti”, in particolare della segretaria Anna Maria Monacelli, che si è adoperata, come già lo scorso anno, per organizzare e sostenere l’appuntamento. Dopo Venezia, Palermo, Catania, Bari, la serie di “Incontri con gli autori” è proseguita nella città dei Ceri, unica tappa umbra del tour nazionale che ha accolto la presentazione. L’evento è riuscito nonostante la ristrettezza dei tempi per organizzarlo, dato che Gubbio è entrata in corsa dopo la defezione di Montefalco, previsto nel programma.
Cecchetti ha ricordato il forte impegno dell’amministrazione per incentivare la lettura e la partecipazione, fra l’altro, al progetto nazionale ‘In Vitro’ per promuovere il piacere di leggere fin dalla più tenera età, mentre Ancillotti ha sottolineato, citando Eco, che chi legge vive molte vite, oltre la propria. Erano presenti il presidente della ‘Fondazione Mazzatinti’ Gianfranco Cesarini e il presidente della Fondazione Campiello Valentino Vascellari, nonché il presidente di Confindustria Veneto Roberto Zuccato, accompagnati dalla referente in Umbria del “Campiello” Anna Maria Romano. A condurre l’incontro è stato giornalista e direttore di TRG Giacomo Marinelli Andreoli, che ha presentato gli autori e dialogato con loro. Hanno partecipato 3 dei 5 finalisti selezionati del ‘Premio Campiello’ che vivrà il suo atto conclusivo la sera di sabato 10 settembre nella splendida cornice del teatro “La Fenice” di Venezia: Luca Doninelli con ‘Le cose semplici’ (Bompiani), Elisabetta Rasy con ‘Le regole del fuoco’ (Rizzoli), e Andrea Tarabbia con ‘Il giardino delle mosche’ (Ponte alle Grazie), mentre hanno inviato un contributo video Simona Vinci con ‘La prima verità’ (Einaudi) e Alessandro Bertante con ‘Gli ultimi ragazzi del secolo’ (Giunti). Tutti i partecipanti hanno dichiarato di essere felici della tappa di Gubbio, e di ammirarne le bellezze architettoniche e il fascino medievale. Sostenuto da ‘Confindustria Veneto’, il “Campiello” giunto alla sua 54esima edizione, è un premio letterario, istituito nel 1962, che viene assegnato a opere di narrativa italiana, segnalando all’attenzione del grande pubblico numerosi autori e romanzi che hanno fatto la storia della letteratura italiana. Considerato uno dei più prestigiosi premi letterari a livello nazionale, ha la peculiarità che a decretare il vincitore sarà una giuria di 300 lettori.