Gubbio, il sindaco Stirati promuove l’amministrazione sul fronte dei finanziamenti europei

GUBBIO – I bandi europei sono il futuro delle amministrazioni, in un tempo in cui i soldi del governo centrale sembrano diminuire. Ne è consapevole il sindaco di Gubbio, Filippo Stirati, che ha istituito un ufficio specifico e che ha fatto il punto sull’operato dell’amministrazione su questo fronte.

“Il  lavoro capillare svolto in oltre un anno dal gruppo di lavoro,  per intercettare al meglio ogni tipologia di finanziamenti pubblici e privati,  a vantaggio dell’amministrazione e delle componenti della cittadinanza, evidenzia  risultati concreti, con bandi approvati e finanziamenti  erogati,  e risorse da intercettare ancora in itinere”.  Stirati ha specificato che l’accesso a queste risorse richiede un iter burocratico articolato, complicato dalla difficoltà di reperimento e disponibilità di partner internazionali.

Il lavoro di questa annata si è sviluppato in varie fasi. In primo luogo si è monitorato per individuare le opportunità, centralizzando la ricerca e coordinando le azioni di intervento con segnalazioni dai vari settori dell’amministrazione circa le priorità e i temi. La struttura  finalizzata ha programmato la sua attività su criteri precisi di metodo. “In particolare si è lavorato evitando sovrapposizioni e inefficienze; valutando costi/benefici (la probabilità di accesso alle risorse va dal 4% al 100%); programmando  attività e tempistiche, in quanto  un bando dura da pochi mesi (bandi “regionali”) a oltre 4 anni (bandi “europei”) ed a volte richiede settimane solo per la fase di redazione; facilitando la valutazione di  proposte  e la partecipazione a bandi/progetti  provenienti da enti esterni;  creando  un database di enti e soggetti affidabili per partenariati internazionali per bandi europei diretti;   effettuando ricerche mirate, diffusione e supporto ai settori per  impostazione, redazione, presentazione della documentazione tecnica ed amministrativa;  fornendo supporto  alla gestione delle attività tecnico-amministrative e di rendicontazione (dopo l’eventuale aggiudicazione del bando)”.

Entrando nel concreto, sono a tutt’oggi 6 i bandi approvati,  11 quelli presentati ma in stand-by per motivazioni di vario genere, altri 7 in corso di valutazione, e ulteriori 13 in fase di redazione, studio o parzialmente  attivati.  “L’elenco è lungo – ha detto Stirati –  e comprende anche altri 65 bandi sui quali si è lavorato, non ritenuti attivabili o segnalati a soggetti terzi, al di fuori del campo pubblico,  per interesse specifico.  Tra i progetti finanziati, vogliamo evidenziare, a titolo di esempio,  “NAVIGARE APPENNINO”  Bando Ministero  Turismo per  servizi innovativi, che riguarda  oltre 40  Enti Pubblici  d’Italia per  un budget complessivo di 1,46 milioni  di cui  700 mila € per l’intero partenariato, oppure il  “BANDO DIAGNOSI E CERTIFICAZIONI ENERGETICHE PER EDIFICI PUBBLICI” che ha ottenuto un  importo finanziato  di 24 mila €,  propedeutico per più ingenti contributi, e ancora  “INCENTIVAZIONE DI ATTIVITÀ TURISTICHE”, con un importo finanziato di  65 mila €.  Tra i progetti sui quali si sta lavorando, assumono  rilievo, oltre ai vari ERASMUS con partenariati per le professioni dell’artigianato  tradizionale e artistico,  e segnatamente ‘ceramisti’ e ‘liutai’,  il progetto   “DESTINAZIONE ITALIA” -Distretto Appennino Umbro-Marchigiano,  promozione turistica del territorio con un budget iniziale di 5 milioni  di euro finanziati al 100%,   di cui 1,1 milioni di euro  per Gubbio, attualmente  in fase di stallo per blocco  dei fondi ministeriali.  Tra quelli in valutazione,  spiccano il possibile finanziamento per  la promozione del  cluster  “TERRE DEL  DUCA” per circa 310.000  €, e soprattutto  “HORIZON 2020 –  HERACLES”, con un  budget di  6,5 milioni di euro,  di cui circa 230 mila solo per Gubbio, capofila il CNR.   Questo tanto per fare esempi concreti ma la lista è lunga e disponibile a chi voglia approfondire l’argomento.

“L’importante – ha concluso Stirati, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe – è far capire anche  a coloro che hanno  qualche difficoltà ad intendere, che non stiamo scherzando e non stiamo perdendo tempo. E che amministrare è cosa complessa e difficile da esercitare in maniera seria e responsabile, sulla base di  un mandato conferito dai cittadini.  Altro è parlare al vento … tanto per demolire e criticare,  anche quando non si sa cosa dire e, soprattutto, non si hanno idee e progetti alternativi da proporre!”

 

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