Gubbio, una targa al Ronconi per Maria Gallo Meneghello

GUBBIO – Nell’ingresso del teatro comunale L. Ronconi, tra altri ritratti di personaggi illustri, campeggia una bellissima foto  della soprano Maria Gallo Meneghello,  scattata nel 1950 nello “Studio Malandrino” di Roma,  donata dalle figlie Luciana e Katia,  a testimoniare la storia personale e professionale della cantante. Insieme a familiari e amici, il sindaco Filippo Mario Stirati ha ripercorso i passaggi salienti  vita di  Maria Gallo, nata a  Castellammare di Stabia nel 1921 e morta nel 2016 a Gubbio, città alla quale era profondamente legata e dove ha vissuto gran parte della sua esistenza.

«Ho avuto il piacere e  l’onore di conoscerla – ha commentato il sindaco Stirati  –   e  anche  l’occasione di accompagnarla al pianoforte. Oltre che grande interprete del bel canto italiano, univa doti non comuni di insegnamento e di comunicativa, che le hanno reso agevole la collaborazione per circa 20 anni con la Corale  ‘Giuseppe Verdi’ e tanti sono gli allievi che la ricordano con affetto e gratitudine.  Il suo contributo artistico e culturale alla città di Gubbio è stato notevole, anche attraverso i  rapporti coltivati  con i Maestri ed esecutori più importanti dell’epoca.  E’ doveroso da parte nostra e ci rende orgogliosi, rendere omaggio ai figli migliori,  consapevoli che la cura della memoria e della storia rappresenta un grande valore, anche per le future generazioni.  La  lirica del resto è un tratto distintivo  del popolo eugubino  e tra i miei ricordi personali,  conservo quello degli artigiani di bottega che intonavano arie del bel canto mentre lavoravano nelle vie del centro storico».

Maria Gallo sin da giovanissima mostra notevoli doti vocali che, dietro suggerimento del professore di musica Anacleto Biondi, decide di perfezionare e valorizzare.  Dopo il diploma presso I’Istituto Magistrale di Gubbio, si trasferisce a Roma per frequentare il Regio Conservatorio di Musica “S. Cecilia”. Si afferma come Soprano Lirico Leggero e dopo aver conseguito il diploma in Canto e Pianoforte, esegue numerosi concerti ed opere liriche nei teatri di molte città italiane tra cui Caserta, Napoli, Bari, Cagliari, Milano, Torino, Roma e  naturalmente Gubbio. Molto apprezzata dagli eugubini,  fu  invitata dall’allora sindaco Fernando Nuti ad esibirsi nel Teatro Comunale. In seguito ad accordi presi con  Benvenuto Franci, direttore del “Centro Artisti Lirici” di Roma, viene messa in scena nel dicembre 1948 l’opera “Lucia di Lammermoor” e successivamente “La Boheme” nel gennaio 1949. Negli  anni,  ha occasione di dare concerti lirici a Gubbio, non solo nel Teatro Comunale,  ma anche nel Circolo Eugubino e nel Cinema Teatro S. Ubaldo, dove esegue arie d‘opera accompagnata anche da maestri di musica eugubini, tra i quali il violinista Marino Nardelli.  Alla meta degli anni ’50, per motivi familiari, ritorna stabilmente a Gubbio, abbandonando la brillante carriera di cantante professionista, ma continua a coltivare la passione per la musica ed il canto impartendo lezioni private.  Alla fine degli anni ’70 viene invitata a ricoprire l’incarico della direzione artistica della “Schola Cantorum  G. Verdi”, dedicandosi alla selezione ed all’educazione delle voci e proseguendo  la  collaborazione tecnico-vocale fino alla metà  degli anni ’90.

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