Turismo, l’appello del vicepresidente Paparelli: “Venite in Umbria”

PERUGIA – A 4 mesi dalla prima terribile scossa di terremoto che lo scorso 24 agosto, con ulteriori repliche tra il 26 e il 30 ottobre, ha colpito alcune delle più belle regioni del centro Italia, stando ai dati forniti dal Servizio Nazionale della Protezione Civile, sono ancora 12.600 le persone tutt’ora assistite dalla macchina della solidarietà. Nella sola Regione Umbria sarebbero circa 2.800: 1.200 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, quasi 500 in strutture ricettive sul territorio, poco più di 1.100 negli alberghi individuati in altre aree della Regione e sul lago Trasimeno (http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_com.wp?prevPage=comunicati_stampa&contentId=COM61717). Il sisma, pur avendo reso inagibili centinaia di abitazioni nella zona dei monti Sibillini, non ha causato feriti né tantomeno morti, ma ha provocato seri problemi all’economia che, nel caso dell’Umbria, fa molto affidamento al turismo.

A tal proposito Fabio Paparelli, vicepresidente e assessore al Turismo della Regione Umbria, si è rivolto direttamente ai turisti italiani e stranieri, invitandoli a tornare a trascorrere le loro vacanze di fine anno in questa meravigliosa terra che ha ancora tanto da offrire. “Venite in Umbria, perché qui c’è la bellezza e  la grazia. Esordisce così l’assessore Paparelli in un video utilizzando una frase del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi. “Il più bel gesto di solidarietà che gli italiani possono riservarci è quello di tornare a visitare la nostra terrà perché il 95% del territorio è sicuro ed accogliente.  Ci auguriamo che i turisti, italiani e stranieri, tornino in Umbria fin da queste feste di Natale perché abbiamo bisogno di riprendere quella economia turistica che rappresenta la fetta più importante del nostro prodotto interno lordo”, ha proseguito Paparelli. Da sempre l’Umbria nel mese di dicembre si prepara ad accogliere i turisti provenienti da tutta Italia e dall’estero, in particolare dall’Olanda, dalla Germania e perfino dalla Cina, per fargli assaporare il vero spirito natalizio. “Il cuore verde d’Italia, con le sue città,  i suoi  borghi che si trasformano durante queste feste in veri e propri presepi naturali, può ricreare quell’atmosfera speciale dove accogliere un turismo che è alla ricerca di autenticità, familiarità, gusto per la buona tavola e comfort. Per noi è un significativo punto di ripartenza”, spiega il vicepresidente umbro, che illustra gli appuntamenti più suggestivi di dicembre per vivere e condividere tutte le emozioni del Natale made in Umbria: “Assisi è un luogo spirituale, il più conosciuto per trascorrere queste feste. Tutta l’Umbria è ricca di spunti interessanti: l’albero di Natale di Gubbio, il più grande al mondo; la stella di Miranda di Terni, la più grande mai realizzata dal punto di vista delle tecnologie e dell’illuminazione; i mercatini e l’atmosfera del centro storico di Perugia; le manifestazioni dedicate all’arte presepiale come a Massa Martana e Città di Castello o a Città della Pieve. Quest’anno abbiamo perfino il presepe emozionale di Frate Indovino, realizzato in 3D all’interno della Chiesa monumentale di Gualdo Tadino e poi Umbria Jazz Winter a Orvieto, con un cartellone musicale di grandissimo livello, la Cascata delle Marmore che anche d’inverno diventa protagonista, magari per riscoprire o per vedere quel masso sul quale Leonardo Da Vinci la dipinse nel 1873”.

 

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