Hospice Perugia, 10 anni di sostegno ai malati terminali e alle loro famiglie

PERUGIA“Le cure palliative – spiegano i Consiglieri Comunali del PD Tommaso Bori e Sarah Bistocchi – sono la cura globale e multidisciplinare per i pazienti affetti da una malattia che non risponde più a trattamenti specifici e che si avvicinano al fine vita. Nelle cure palliative il controllo del dolore e dei sintomi, degli effetti collaterali e dei farmaci, dei problemi psicologici, sociali e spirituali è fondamentale.” “Le equipe multidisciplinari che si occupano di cure palliative si propongono di migliorare la qualità  di vita sia per i pazienti che per le loro famiglie, provvedono al sollievo dal dolore e dagli altri sintomi, integrando gli aspetti psicologici, sociali e spirituali dell’assistenza, anche offrendo un sistema di supporto per aiutare la famiglia durante la malattia e durante il lutto.”

“L’Hospice – continuano Bori e Bistocchi – è una struttura sanitaria residenziale dove il paziente in fase terminale riesce o a vivere con dignità gli ultimi giorni della sua esistenza o ad affrontare una fase acuta del problema per poi rientrare al proprio domicilio. Tale assistenza, integrata all’assistenza domiciliare, è gestita da una unità  operativa ed è completamente gratuita. Lo scopo è di dare al malato la massima qualità  di vita possibile, nel rispetto della sua volontà, aiutandolo a vivere al meglio la fase terminale d accompagnandolo verso una morte dignitosa”. “Uno dei primi hospice italiani è stato realizzato nella città di Perugia dalla USL Umbria 1 presso l’ex padiglione Zurli all’interno del Parco Santa Margherita – continuano i proponenti – è una vera eccellenza che quest’anno festeggerà i 10 anni dalla sua inaugurazione e porta avanti, con l’impegno e la dedizione delle persone che vi lavorano e fanno volontariato, un servizio di assistenza a malati e famiglie di fondamentale importanza. Si tratta di un luogo ad alta specializzazione assistenziale ed umana per quanto attiene alla gestione dei sintomi fisici, psicologici, spirituali e sociali dei pazienti affetti da malattie croniche evolutive in fase avanzata. All’interno dell’Hospice il malato è primariamente una persona”.

“Nel 2010 il Consiglio Comunale ha approvato una delibera in cui chiedevamo a Sindaco e Giunta di farsi garante e di promuovere politiche di valorizzazione di una struttura importante come quella dell’hospice perugino, servizio essenziale nella terapia del dolore perché si prende cura delle persone con confort elevati, garantendo privacy dei pazienti e aiuto ai familiari. Inoltre ho chiesto di inserire nell’Albo dei beneficiari per il 2010 un intervento in favore  dell’associazione Onlus “Con Noi” (associazione di volontariato per le cure palliative) che, oltre a garantire un’assistenza domiciliare continuativa e gratuita con infermieri, medici, psicologi e fisioterapisti, migliora la qualità di vita di chi non può guarire e supporta l’Hospice per le cure palliative dei malati terminali. La passata amministrazione si fece garante della salvaguardia e della valorizzazione di una struttura come quella dell’hospice perugino, servizio essenziale nella terapia del dolore, promuovendo tramite atti consiliari la volontà  di portare avanti presso le istituzioni competenti un’adeguata politica di valorizzazione”.

“L’attuale amministrazione non ha seguito gli indirizzi dati dal Consiglio Comunale, non ha messo in atto le azioni richieste dalla Delibera e – concludono i consiglieri – non risulta alcun intervento in favore dell’associazione Onlus “Con Noi” che supporta l’Hospice per le cure palliative dei malati terminali.”

“Per questo, in occasione del decimo anno di preziosa ed importante attività dell’Hospice di Perugia, abbiamo presentato una proposta con cui chiediamo a Sindaco e Giunta di organizzare una grande campagna di informazione e comunicazione sulle cure palliative, di dare finalmente attuazione a quanto stabilito dalla Deliberazione del 2010 per la salvaguardia, promozione e valorizzazione della struttura “La casa nel parco” e di iniziare a dialogare in maniera stabile e continuativa l’Hospice e con le associazioni di volontariato per definire il massimo sostegno possibile.”

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