Il Comune di Perugia si arrende e sborsa 245mila euro

PERUGIA – Il rocambolesco caso del Comune di Perugia che decide di sborsare 245mila euro, rinunciando anche al ricorso in Cassazione. Dopo diciassette anni di contenzioso e due gradi di giudizio con una ditta che nel frattempo è fallita, Palazzo dei Priori getta la spugna, e prende una posizione ben definita: con la determinazione dirigenziale numero 6 del 3 ottobre della Struttura operativa servizi alle imprese e partecipazioni, l’amministrazione comunale sceglie la via della liquidazione. E la sconfitta è consumata. Tutto ha inizio nel 2000 quando una società di comunicazione accusa l’amministrazione comunale di non avere rispettato parte delle obbligazioni contrattuali assunte a seguito della concessione di spazi pubblicitari esterni alle impalcature dei lavori di manutenzione straordinaria delle facciate di palazzo dei Priori. La società DG Holding sri subentrata alla Nuova Comunicazione Spa in corso di giudizio con la curatela fallimentare, ha vinto sia il primo che il secondo grado di giudizio. Il Comune aveva già deciso lo scorso gennaio di porre fine a questa vicenda, e ora è arrivato il momento di staccare l’assegno. Una triste storia, come ce ne sono tante in Italia, in cui l’azienda che ha fatto ricorso al Comune, è stata costretta a chiudere i battenti probabilmente a causa dell’inadempienza degli obblighi assunti dall’amministrazione stessa che non pagando il lavoro svolto dall’impresa, l’ha privata dei finanziamenti necessari per il mantenimento e lo sviluppo dell’azienda.

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