Il consiglio regionale approva il testo unico in materia di sanità e servizi sociali

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato a maggioranza (16 favorevoli e 8 astenuti) il Testo unico in materia di Sanità e Servizi sociali, che armonizza e raccoglie l’intera normativa regionale su tali materie (pari a 105 leggi) che dagli anni ’70 ai giorni nostri si è sovrapposta, con gli adeguamenti e le semplificazioni effettuate ai sensi della legge regionale “8/2011” (Semplificazione amministrativa e normativa dell’ordinamento regionale e degli Enti locali territoriali) e nel rispetto dei principi e criteri direttivi relativi al riordino normativo, alla semplificazione procedimentale e provvedimentale e alla sussidiarietà orizzontale richiamati nella legge regionale medesima. Il Testo, inoltre, non si limita a riprodurre meramente la normativa vigente, ma contiene i necessari aggiornamenti e adeguamenti per garantire la coerenza logica e sistematica della normativa dei due settori.

Il testo unico è composto da 410 articoli e da due allegati ed è suddiviso in tre parti: la prima relativa alla Sanità, la seconda relativa ai Servizi sociali e la terza relativa alle norme comuni; in quest’ultima parte sono elencate 94 norme regionali delle quali si prevede l’abrogazione (totale o parziale), ma i cui dispositivi sono stati inseriti nel testo sulla base della materia trattata e della conformità alle disposizioni vigenti. Dal punto di vista economico finanziario, il Testo unico non prevede modifiche, aggiunte o integrazioni negli interventi finanziari; i capitoli finanziati dal bilancio regionale che afferiscono alle leggi regionali confluite nello stesso Testo unico, sono riattribuiti al nuovo articolato.

“La legge regionale ‘8/2011′ – ha spiegato il relatore unico Buconi, presidente della Terza Commissione – ha individuato le azioni e gli interventi strategici di semplificazione amministrativa, di riordino e di semplificazione del complesso normativo regionale al fine di favorire lo sviluppo, la competitività, la crescita economica e l’innovazione anche tecnologica del sistema produttivo regionale nonché le azioni e gli interventi strategici che potenziano l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa nei rapporti con i cittadini o le imprese. Inizialmente, per l’elaborazione del Testo unico, è stata effettuata una ricognizione delle leggi regionali esistenti, che apparivano implicitamente abrogate, ovvero non risultavano più operanti o applicate nella materia Sanità, e con la legge regionale ’19/2013′ sono state abrogate 9 leggi regionali. Successivamente, si è proceduto ad esaminare tutta la legislazione da consolidare ed armonizzare nel Testo unico. Le leggi regionali interessate sono state emanate sin dagli inizi degli anni ’70 del secolo scorso e ben 20 di esse, tutt’ora vigenti, precedono l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale”.

“Sono state inoltre – ha aggiunto – apportate ulteriori modifiche e integrazioni, a seguito dell’entrata in vigore dal 1 gennaio 2015 della legge ‘190/2014′ (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge di stabilità 2015), anche conseguenti alla correzione dei riferimenti normativi interni all’articolato, oltre a correzione di errori materiali e modeste integrazioni che comunque rientrano nel concetto di semplificazione di procedimenti amministrativi, di riduzione di oneri a carico degli enti, delle imprese e dei cittadini, nel rispetto dei principi e criteri riconducibili agli articoli 5 e 6 della legge 8”.

 

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