Marsciano, FI: “Le promesse del Pd si infrangono contro la Corte Costituzionale”

MARSCIANO – “È arrivata anche la dichiarazione di incostituzionalità sulla Legge Regionale n. 1/2015 in materia di edilizia e urbanistica in Umbria, i cui articoli erano già stati censurati dal Consiglio di Stato. La semplificazione urbanistica, cavallo di battaglia del PD nella campagna elettorale regionale del 2015, è stata quasi completamente bocciata dalla Corte Costituzionale”, dice Forza Italia di Marsciano, per bocca del consigliere Andrea Pilati e della coordinatrice Francesca Borzacchiello.

“Articoli scritti in maniera errata ed in contrasto non solo con i regolamenti regionali e nazionali in materia di edilizia, urbanistica, tutela del territorio, del paesaggio e dei beni culturali, ma addirittura in contrasto tra loro stessi. È il caos, all’interno degli uffici tecnici comunali e dell’ufficio controllo costruzioni della Regione Umbria. Molti tipi di interventi che con la Legge Regionale 1 del 2015 erano stati semplificati nel loro iter autorizzativo, ora si trovano congelati e le tempistiche di risposta degli uffici saranno fortemente rallentate. La soluzione ancora non è stata trovata e ci sarà molto da studiare, anche al fine di capire come procedere soprattutto con le pratiche in corso e con quelle in fase di progettazione. A rimetterci più di tutti, come al solito, saranno i privati, le imprese, le attività ricettive, produttive, le partite Iva ed in particolar modo i progettisti. Chi aveva, ad esempio, preventivato di poter realizzare un semplice gazebo, un annesso o una piccola piscina privata entro l’inizio della prossima stagione estiva, ora invece non potrà farlo prima dell’autunno”.

“Errori ed incostituzionalità anche per alcuni articoli riguardanti i cambi di destinazione d’uso, le sanatorie, il calcolo degli oneri concessori o la loro eventuale esenzione. Ci troveremo di fronte ad un blocco totale, il tutto perché nella stesura di una legge regionale, per ottenere consensi politici ed elettorali, si è proceduto senza valutare i punti fondamentali alla base della tutela del territorio e del paesaggio. Ok la semplificazione urbanistica, ma va regolamentata e normata da chi ha vera competenza e non agisce esclusivamente sulla base di obiettivi politici. I risultati poi si vedono e ne fa le spese chi ha creduto alle parole dette in campagna elettorale, mal riponendo la propria fiducia”.

 

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