Marsciano, protocollo tra Zona sociale 4, Caritas e Croce Rossa per la creazione degli Empori solidali

MARSCIANO – Un protocollo d’intesa per “interventi di contrasto alla povertà e al disagio sociale attraverso gli empori alimentari solidali”. È quello siglato, nel pomeriggio di giovedì 19 ottobre 2017 in Municipio a Marsciano, tra i Comuni della Zona sociale n. 4 (Collazzone, Deruta, Fratta Todina, Massa Martana, Marsciano, Monte Castello Di Vibio, San Venanzo, Todi), la Caritas Onlus Betlemme di Marsciano e l’Associazione della Croce Rossa Italiana – Comitato di Todi APS Onlus.

Le due associazioni sono entrambe promotrici e gestori del progetto “Emporio alimentare solidale” finalizzato alla raccolta e alla distribuzione gratuita di viveri e prodotti di prima necessità volti a soddisfare le esigenze di famiglie e singole persone che si trovano in particolare difficoltà socio-economica.

L’obiettivo della convenzione attivata è innanzitutto quello sostenere nel tempo l’attività di questi empori e perseguire politiche di inclusione dei nuclei familiari svantaggiati stimolando un ruolo attivo e propositivo delle persone a rischio di esclusione sociale. Tra le finalità anche quella di creare un sempre più stretto lavoro di rete tra istituzioni, associazioni di volontariato e servizi sociali comunali che preveda una efficace condivisione delle informazioni e un costante monitoraggio dei bisogni presenti sul territorio.

L’importanza di una collaborazione stretta tra istituzioni e realtà associative che operano nel sociale è stata sottolineata dall’Assessore alle politiche sociali del Comune di Marsciano, Valentina Bonomi, intervenuta alla firma del protocollo insieme ai rappresentanti degli altri comuni della Zona sociale e ai presidenti delle due associazioni, Luciano Cerati per la Caritas e Emanuele Storti per la Croce Rossa. “Una corretta gestione dei percorsi assistenziali – ha spiegato Valentina Bonomi – richiede un coinvolgimento attivo delle associazioni sia in sede di progettazione degli interventi che in fase operativa, così come peraltro previsto dal Nuovo Piano sociale regionale. Con questa firma attiviamo una collaborazione sul progetto degli empori alimentarti con due realtà consolidate del nostro territorio, che ringrazio per l’impegno profuso. La presenza capillare di associazioni e volontari costituisce una preziosa risorsa non solo a livello operativo ma anche per avere una conoscenza costantemente aggiornata di quelle che sono le necessità e mutevoli esigenze del territorio. Questo è un progetto che si inserisce in una ampia strategia di interventi finalizzati al contrasto al disagio sociale e che hanno già avuto riscontro con l’attivazione di decine di percorsi di inclusione sociale attiva”.

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