Narni, scoperta sensazionale su datazione cattedrale San Giovenale

Nell’anno mille già esisteva. A riportarlo in esclusiva lo storico giornale “Avanti!”, ora in edizione online

NARNI – La Cattedrale di Narni è del X secolo e non del XII. Nell’anno mille già esisteva e nel 1005 ne furono rinnovati gli ingressi dal presbitero Lupo. A certificarlo è il risultato della lettura di una breve epigrafe sull’architrave dell’ingresso di destra, fatta dal prof. Palozzi Quintilio.
Tutte le precedenti letture erano discordanti in quanto leggevano “a senso” e non secondo le regole dell’analisi logica e secondo i significati che le parole avevano in latino. La riga di cui si compone l’iscrizione è quasi in forma enigmistica:

Epigrafe

 

+ AN NI M IL LE NI CEN TVM RE PLI CA TI O DE NIS · INSTABAT CERTA PRO PE RANS IN DIC TI O TER NA ·

Ecco la sua soluzione:

ERANO GLI ANNI MILLE LA “REPLICATIO” DI CENTO (=CINQUANTA) (contata) A DIECI A DIECI (= CINQUE) · INCALZAVA DECISA AFFRETTANDOSI L’INDIZIONE TERZA ·

In effetti in latino la replicatio numeri è la divisione. Ripiegare è un ridurre alla metà, l’operazione contraria alla moltiplicazione, come ridurre 6 a 3, 8 a 4.

Lo stato dell’arte delle conoscenze, basate su questa iscrizione, davano la fondazione della Cattedrale di Narni al XII secolo, anche se nel 1047 risulta documentata l’esistenza a Narni di un Capitolo di San Giovenale, che ottiene un privilegio da parte dell’imperatore Enrico III.
Ora invece la situazione cambia fino alla possibilità di risalire con certezza al X secolo, come scrive il prof. Palozzi nella lettera, che funge da prefazione, al Vescovo e al Sindaco della città umbra. La conclusione dello studio è senz’altro notevole sì da consigliarne la comunicazione anche alle Autorità territoriali, conclusioni tali da produrre un terremoto nel quieto vivere delle acquisizioni, anche incerte, della storia narnese. Poi vi sono accennate le conseguenti implicazioni di politica culturale e amministrativa, che dovrebbe vedere uniti Vescovo e Comune nella promozione di studi e ricerche sui riscontri documentali e archeologici.
La Cattedrale di Narni sarebbe nientemeno che la più antica Cattedrale Romanica d’Italia e da questo fatto si potrebbero spiegare alcuni particolari come la pianta basilicale, gli archi molto abbassati, quasi una trabeazione, la presenza del mosaico col Cristo benedicente e il privilegio del 1047. Poi c’è quel papa, Giovanni XIII, che fu vescovo di Narni e Silve

stro II, Gerberto di Aurillac, precettore di Ottone III, frequentatore della città umbra: tutte cose che aiuterebbero a spiegare Narni e la sua squisita cultura, che Palozzi, con una punta di stimolo polemico, si augura che torni di nuovo all’altezza.

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