Narni, tre Università insieme per rilancio chiesa San Michele Arcangelo a Schifanoia

NARNI – Tre università in campo per la chiesa di San Michele Arcangelo di Schifanoia di Narni. Sarà infatti presentato sabato alle 17, nei locali della chiesa stessa, il libro “Il santuario di San Michele Arcangelo a Schifanoia di Narni, conoscenza attraverso il rilievo”, a cura del prof. Rodolfo Maria Strollo.

L’iniziativa punta ad un progetto di valorizzazione e riscoperta dell’importante chiesa e vede la collaborazione di tre enti scientifici: il Larea (Laboratorio di Rilievo e Architettura) dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, il Dart (Laboratorio di Documentazione, Analisi, Rilievo, Tecnica dell’Architettura e del Territorio) dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e il Critevat (Centro Reatino di Ricerche di Ingegneria per la Tutela e la Valorizzazione dell’Ambiente e del Territorio) dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

All’incontro saranno presenti il professor Diego Maestri  dell’Università degli Studi Roma Tre Dipartimento di Progettazione e studio dell’architettura, don Claudio Bosi direttore dell’Ufficio per i beni culturali ed ecclesiastici della Diocesi di Terni, Narni e Amelia, il curatore del volume prof. Strollo dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Dipartimento di Scienze e Tecnologie della Formazione e il vescovo mons. Giuseppe Piemontese.

“La redazione di questo volume fortemente voluto dal parroco e dai fedeli – spiegano dall’organizzazione – è un’occasione per dare un seguito agli elaborati realizzati nell’ambito dei corsi universitari. In molti casi, infatti, i lavori prodotti dai laboratori rimangono meri esercizi di rilievo e restauro. La pubblicazione del volume, invece, ha permesso di apportare un contributo concreto agli studi sviluppati intorno al manufatto, alla sua storia e alla sua evoluzione architettonica nel tempo”.

L’iniziativa punta a diffondere il valore artistico e culturale della chiesa di San Michele Arcangelo che comincia a risentire degli effetti del tempo e necessiterebbe di interventi di restauro. “Se valorizzata – concludono i promotori – la chiesa può tornare ad essere, così come specificato all’atto della costruzione, un patrimonio della cittadinanza che da sempre ha fatto dell’edificio religioso il centro, non solo spirituale, dell’intera comunità”.

Il coinvolgimento dei tre atenei è spiegato dal rettore dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Giuseppe Novelli: “Accanto ai due obiettivi fondamentali della formazione e della ricerca, le Università perseguono una terza missione, operano cioè per favorire una diretta interazione con il territorio e con tutti i suoi attori, al fine di incrementare la creazione, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.