Parco terapeutico Subasio, Barberini risponde a Casciari

Nell’ambito della sessione dell’Assemblea legislativa, dedicata al question time, il consigliere regionale Carla Casciari (Pd) ha illustrato la propria interrogazione a risposta immediata chiedendo all’assessore Luca Barberini “lo stato d’avanzamento dei lavori sugli immobili di Torgiovannetto di Assisi e di Madonna di Colpernieri di Spello e quali sono le opere strutturali ancora da compiere per renderle pienamente utilizzabili, in attuazione del progetto del ‘Parco Terapeutico del Monte Subasio’”. Casciari ha anche chiesto “quali passi sono stati compiuti per la strutturazione dei servizi delle persone con disabilità destinatarie delle strutture e quali azioni e tempi sono previsti per l’assegnazione alle Usl e la successiva aggiudicazione del servizio stesso ai futuri soggetti gestori. E che tipo di accoglienza si intende autorizzare nei due immobili, considerando che in parte il progetto vuole avere una valenza innovativa e sperimentale per i servizi alle persone con disabilità”.

L’assessore Barberini ha risposto che “al progetto lavorano gli assessorati alla sanità e all’agricoltura. Si tratta di strutture che esulano dagli schemi classici dei percorsi terapeutici. Gli interventi in corso si concluderanno in 4–6 mesi, a seguire i Parchi verranno consegnati per l’inizio delle attività. La struttura di Spello rientra nella Asl Umbria 2 e servirà per i servizi rivolti ai pazienti cardiopatici e pneumopatici (grazie alla qualità dell’aria nella zona), con servizi h24. Ad Assisi invece la struttura rientra nella competenza della Asl 1, potrà essere utilizzata nella fascia diurna a beneficio dei malati di Mcs, ad oggi non inserita neppure nelle malattie rare ma riconosciuta dalla comunità scientifica. Stiamo lavorando con le associazioni dei malati per fornire loro assistenza e per fornire risposte innovative ai pazienti della sanità regionale”.

Casciari si è detta “soddisfatta per l’utilizzo congiunto di fondi di più ambiti, sanità e agricoltura, per realizzare un percorso innovativo di assistenza, valorizzando la risorsa parchi quale percorso riabilitativo”.

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