Perugia, abolite le agevolazioni Tari per il disagio ambientale. Borghesi (Pd): “Il sindaco rispetti le promesse”

PERUGIA – Presentato oggi un ordine del giorno a firma della Consigliera Erika Borghesi, per sollecitare il Sindaco e la Giunta a ripristinare le agevolazioni riferite alla TARI, a beneficio di quei cittadini che risiedono nelle zone limitrofe all’impianto di Pietramelina e alla discarica di Borgogiglione.

“Nel 2016 e nel 2017 il Comune di Perugia ha provveduto ad individuare, tramite l’aggiornamento delle cartografie, le zone interessate dalla presenza dei due impianti (Pietramelina e Borgogiglione) e le utenze con diritto di indennizzo dal pagamento della TARI (esenzione al 100% o riduzione del 50%). Questo, anche a seguito dell’approvazione all’unanimità di un apposito ordine del giorno a mia firma (Indennizzo Disagio Ambientale), da parte del Consiglio comunale del febbraio 2015, a testimonianza del mio impegno costante rispetto a questa problematica.

Con delibera di Consiglio comunale, nel mese di febbraio dell’anno in corso, la maggioranza di centro destra ha stabilito di rivedere al ribasso le agevolazioni che erano state  previste nel 2016 e 2017 per quei cittadini che risiedono nelle zone limitrofe all’impianto di Pietramelina e alla discarica di Borgogiglione, adducendo come motivazione la riduzione da un lato o la sospensione dei conferimenti dall’altro.

Ritengo doveroso sottolineare che, chi vive in queste zone è costretto quotidianamente a subire i disagi legati alla presenza dei due impianti: nonostante le attività di conferimento siano ridotte nel caso di Pietramelina, o sospese per quanto riguarda Borgogiglione, vi sono comunque attività in corso, con continui passaggi di mezzi pesanti. Inoltre, permangono le difficoltà legate alle emissioni odorigene.

I cittadini interessati da questo provvedimento si sono sentiti abbandonati e letteralmente presi in giro da questa Amministrazione: uno dei cavalli di battaglia del Sindaco Romizi era stato proprio lo sgravio del 50% se non addirittura l’azzeramento della TARI nei loro confronti: gli impegni devono essere mantenuti, non è possibile sbandierare promesse elettorali per poi disattenderle solo dopo due anni”.