Perugia, Angelo Fanelli scrive al sindaco e protesta contro una multa

PERUGIA – Le contestazioni ai programmi della viabilità dell’amministrazione comunale arrivano dai residenti. L’ultimo è Angelo Fanelli che, come riporta Umbria Journal, ha scritto una lettera protestando per una multa. “Gentile sig. Sindaco, sono un cittadino di Perugia che ha appena constatato a sue spese il funzionamento a dir poco sconveniente (quand’anche non direttamente illecito e sicuramente mancante di professionalità) dei parcheggiatori privati subappaltati dalla Sua amministrazione per occuparsi del business della raccolta fondi per la Sua Istituzione e per le aziende private da Essa dipendenti.

In data odierna, ho ricevuto il verbale n. xxxxxxx di violazione per “sosta in area con dispositivo di controllo della durata della sosta” (vale a dire per non aver pagato il corrispettivo di quella che a tutti gli effetti è una privatizzazione del suolo pubblico) non contestata per “Assenza del trasgressore e/o dell’obbligato in solido” effettuata dal sig. yyyyy yyyyy dipendente di una Vs. ditta subappaltante.

Ferma restando la mia trasgressione, che non contesto e per la quale provvederò a pagare relativa sanzione, faccio presente alla SV che il presente verbale contiene un falso in atto pubblico, in quanto il sottoscritto era ben presente ed ha assistito all’allontanarsi del sig. yyyyy yyyyy dalla vettura il quale rispondeva alla mia domanda “scusi mi ha fatto la multa?” allontanandosi, con un cenno dandomi ad intendere di NON aver comminato sanzione – ed infatti era assente qualunque verbale dal parabrezza dell’auto. Come conseguenza tangibile, oltre alla multa, l’impossibilità di accedere al “pagamento ridotto del 30%”

Constato oggi, al ricevere il verbale dopo due mesi dalla violazione, che il sig. yyyy yyyy ha escogitato questo metodo comodo per evitare noie, rassicurando il cittadino sul fatto che non ha comminato sanzione – e perciostesso certificando il falso in atto pubblico, in quanto il cittadino ERA presente all’atto della contestazione, e NON è stato contestato per ragioni probabilmente legate alla peculiare psicologia (consapevolezza dell’essere agenti privati cui è stata ceduta a percentuale una funzione pubblica) e gestione della remunerazione (a percentuale) di queste figure professionali.

Ora, lungi da me pretendere dalla Vostra Istituzione (o da qualunque altra del nostro stimato Paese) una qualsivoglia modifica alle così duramente combattute politiche pubbliche.

Vorrei perlomeno segnalare, tuttavia, il comportamento dell’operatore in questione, con la certezza che la correttezza professionale della Vostra Istituzione e dell’Azienda privata che ne svolge le funzioni non permetterà alla Vs Signoria e al Responsabile superiore di detto operatore di esimersi dal far presente al suddetto che è buona norma di cortesia, oltre che di correttezza professionale comunicare al cittadino che si è comminata una multa, e di collocare sul parabrezza la contestazione anche se la contestuale presenza del suddetto cittadino può far presagire il dover affrontare il disagio di un minimo di spiegazione”.

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