Perugia, il tribunale assolve Treboniano: “Nessun tradimento”

PERUGIA – Assolto. L’imperatore Gaio Vibio Treboniano Gallo è stato sollevato dall’accusa di tradimento. La sentenza arriva dopo 1700 anni dalla Corte del Tribunale di Perugia anche grazie al giudizio della giuria popolare, che si è espressa a larga maggioranza (98 palline bianche contro 57 nere). Treboniano è uno dei tre imperatori di origine umbra, che regnò dal 251 al 253 dopo Cristo, proclamato “Augusto” dai suoi soldati. Gli altri due imperatori furono Nerva di Narni e Tacito di Terni.

Sergio Sottani, oggi procuratore della Repubblica di Forlì, è stato protagonista del dibattimento come pubblico ministero e Franco Libori nei panni nella difesa. La Corte era presieduta dal magistrato Nicla Restivo e dal collega Daniele Cenci, dal professore universitario David Brunelli e dal notaio Luigi Sconocchia Silvestri. Quest’organo, alla lettura degli atti, ha assolto Treboniano, applicando solo una censura morale. Soddisfatto Libori e anche Sottani, che ha detto di non avere intenzione di impugnare la sentenza.

Grande successo anche quest’anno dunque per la VII edizione di un processo ad un personaggio storico organizzati dai giovani del Rotary Club Perugia Est. L’imputato è stato interpretato da Errico Biagioni, i testimoni erano Laura Mecella (Etruscilla, moglie di Decio), Lavinia Cavalletti (Amalfrida, figlia di Cniva), Nicola Valigi (Caius Bulgarellus). Tutti interventi credibili, realizzati grazie ad un importante studio. Grande anche il successo di pubblico. Il Rotaract ha raccolto tremila euro di offerte che la presidente Maria Luisa Cotana destinerà alla Caritas di San Faustino per il sostegno alle famiglie in difficoltà e al restauro dei monumenti in difficoltà selezionati dal Comune di Perugia con “Art Bonus”.

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