Perugia, l’auspicio di “Social City”: “Gli appelli su Fontivegge non cadano nel vuoto”

PERUGIA – Non può cadere nel nulla la volontà di 1500 cittadini! L’impegno e la volontà che 1500 cittadini, residenti e non nel quartiere di Fontivegge, si sono assunti ed hanno espresso con le loro firme affinché le autorità di pubblica sicurezza si adoperassero per una soluzione che, se anche non del tutto risolutrice, poteva porre un argine concreto,come atto di prevenzione, alla disastrata situazione della criminalità di quella zona che, a ragion di logica, è una rampa di lancio anche per ciò che avviene in altre parti di Perugia, non può e non deve cadere nel vuoto.

A parlare è Giampiero Tamburi, presidente di Perugia: Social City, che spiega: “Qualcuno ci deve spiegare, ufficialmente se c’è o no l’intenzione di procedere in quella direzione e se no i perché. Ora la mano da giocare spetta al Sindaco senza ombra di dubbio. Fin dall’ottobre del 2014 il Consiglio comunale approvava un ordine del giorno dove si ravvisava la necessità di questo posto fisso di Polizia (allora urbana) per le impellenti ragioni di sicurezza di prevenzione nella criminalità che dava motivo ai cittadini di reali preoccupazioni. Da allora la situazione non è di certo migliorata anzi, è alla vista di tutti che sempre più si verificano condizioni che la peggiorano in modo esponenziale e ciò, chi amministra questa città non può permetterlo.

Si fanno dichiarazioni e progetti per un a riqualificazione urbana che senz’altro sarà efficace ma, a quello che ci è dato sapere, non avverrà in tempi brevi e, sicuramente la criminalità non aspetterà fino a quel momento per compiere i suoi atti contro la collettività. Da ciò si rende necessario che la nostra amministrazione si attivi per mettere in atto, se lo Stato non ravvisa la necessità, di proseguire quel cammino intrapreso nel 2014 ed istituire il famoso posto di Polizia, con le proprie Forse urbane, almeno fino a quando non si provvederà altrimenti. Si dimostri il rispetto per quei cittadini che hanno firmato e che aspettano una concreta risposta a questo pericoloso ed annoso problema”.

 

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