Perugia, respinto dalla commissione l’ordine del giorno dei consiglieri PD Mirabassi e Borghesi sulle fontanelle: “Vergognoso l’atteggiamento dei consiglieri di maggioranza”

PERUGIA – La Commissione Urbanistica nella seduta di ieri ha affrontato un Ordine del giorno presentato agli inizi del 2017 a firma dei Consiglieri comunali del PD Alvaro Mirabassi ed Erika Borghesi, con il quale si proponeva all’Amministrazione comunale di realizzare un nuovo punto di erogazione di acqua pubblica (“Case dell’Acqua”) al servizio della “zona sud” del comune di Perugia.

Nel corso della discussione, è stato puntualizzato che l’acqua proveniente dall’acquedotto pubblico che arriva nelle nostre case è di qualità, essendo costantemente monitorata: prelevata da Asl e monitorata da Arpa, nella massima trasparenza, i dati relativi alle sue caratteristiche e proprietà sono pubblici e visibili sul sito di Umbra Acque.

La realizzazione di queste casette dell’acqua, è utile per incentivare l’utilizzo dell’acqua proveniente dall’acquedotto pubblico (dalla sorgente Scirca o da quella di Nocera Umbra), perchè erogano un’acqua gradevole, naturale o gassata, e refrigerata, ad un costo simbolico (5 centesimi per ogni litro e mezzo). Il progetto nasce inoltre per disincentivare l’acquisto dell’acqua in bottiglie di vetro e plastica, riducendo la produzione di rifiuti inquinanti per l’ambiente.

Da quando sono state installate tali postazioni nel comune di Perugia, a partire dal 2011, queste hanno riscosso un notevole successo, come dimostrano questi dati (relativi al 2016):

CASE DELL’ACQUA

  1. ACQUA EROGATA ANNO 2016    mc.       mc. / giorno

1          Perugia – Pian di Massiano         1085,00            2,300

15        Perugia – Ponte San Giovanni     1167,188          3,00

28        Perugia – Villa Pitignano 770,184            1,80

37        Perugia – La Cupa          592,073            1,40

TOTALE mc.      3.164,45

All’interno dell’ATI 1 e ATI 2 sono state già attivate 40 fontanelle in tutto, 4 nel comune di Perugia. Recentemente, la Pro Loco di San Martino in Campo, su sollecitazione dei residenti, si è resa parte attiva raccogliendo oltre 500 firme, già inviate all’Amministrazione comunale, per richiedere la realizzazione di questa opera anche nel proprio territorio. In particolare, l’area verde comunale di San Martino in Campo – gestita attraverso una apposita convenzione dal Centro socio-culturale Il Gabbiano – adiacente al CVA, rappresenterebbe la sede ideale per ospitare tale impianto, data la sua collocazione strategica, la sua fruibilità e dimensione, oltre alla presenza di uno snodo viario densamente trafficato: l’esistenza di una importante uscita della E45 su San Martino in Campo rappresenta una delle porte di accesso più importanti alla  città, utilizzata da molti cittadini automobilisti che andrebbero così ad incrementare il potenziale bacino di utenza di questo tipo di servizio, attualmente mancante alla comunità. Si tratterebbe dunque di un provvedimento molto atteso dai cittadini e del quale beneficerebbero anche i vicini territori di Santa Maria Rossa, San Martino in Colle, San Fortunato della Collina, Madonna del Piano, Sant’Andrea D’Agliano, Montebello e le zone circostanti, che possono contare su un considerevole numero di abitanti.

Ieri, alla presenza del dirigente Piro, del Presidente di Umbra Acque Carini e della dr.ssa Simona Pasquetti (responsabile del progetto relativo alle casette per la Soc. Umbra Acque), da rappresentanti del Centro socio-culturale Il Gabbiano sig. Ceccarelli e Tardioli, la maggioranza di governo, assumendo una posizione del tutto strumentale e politica, ancora una volta non ha saputo cogliere la bontà di un progetto così innovativo, che sarebbe andato a beneficio della popolazione di una vasta area del nostro comune, da diverso tempo in attesa di questa servizio. Assurda la posizione del capogruppo del  di Forza Italia Massimo Perari, ex presidente Autorità d’ambito, che peraltro abita a San Martino in Colle, il quale ha dato un indirizzo politico contrario rispetto all’ordine del giorno, adducendo motivazioni del tutto false e pretestuose, sostenendo tesi opposte rispetto al presidente di Umbra Acque circa la qualità dell’acqua dell’acquedotto e dell’utilità di questo impianto tecnologico, ma anche contrarie agli impegni presi dal sindaco Romizi con gli abitanti di San Martino in Campo, il quale si è sempre dichiarato favorevole all’installazione di tale impianto.

Sarebbe il caso che il sindaco parli con i propri consiglieri di maggioranza per fare in modo di assumere un’unica posizione sugli indirizzi di governo della città, per garantire azioni che vadano nell’interesse generale della comunità e non negli interessi politici di parte espressi dai suoi consiglieri di maggioranza che prendono voti anche nel territorio di San Martino,  come accaduto in questo caso.

Ci auguriamo, se ancora non fosse stato realizzato l’impianto di distribuzione di acqua, che quando il nostro ordine del giorno verrà discusso dal Consiglio comunale, ci possa essere un ravvedimento, e che venga finalmente accolto quanto richiesto e atteso dalla cittadinanza.

Questo il dettaglio della votazione di ieri:

voti favorevoli;

–           Borghesi (PD), Mirabassi (PD), Miccioni (PD), Bistocchi (PD), Pietrelli (Movimento 5 Stelle), Arcudi (Riformisti Unione Civica per Perugia):

voti contrari;

–           Castori (Forza Italia), Sorcini (Forza Italia), Luciani (Forza Italia); Camicia (COR); Felicioni (Lega Nord), Leonardi (CREA Perugia).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.