Perugia ricorda il democristiano Giorgio Spitella

PERUGIA – Perugia ha ricordato un “grande uomo di cultura che ha lasciato un segno indelebile alla città”. Sono le parole del vicepresidente della commissione toponomastica cittadina, Carmine Camicia, che ha pronunciato durante la cerimonia di commemorazione della figura del democristiano Giorgio Spitella. L’iniziativa, voluta dallo stesso Camicia, si è svolta sabato 14 luglio, nella piazza Giorgio Spitella, situata nelle vicinanze della sede distaccata dell’Università per stranieri del capoluogo umbro, tra via della Briglia di Braccio e via Carlo Manuali. A volere l’intitolazione della piazza è stato proprio il vicepresidente Camicia che ha optato proprio per quella piazza per il ruolo ricoperto dal senatore Spitella come rettore dell’ateneo per stranieri per ben dodici anni. Carica che ricoprì dal 1982 al 1994. A presenziare alla cerimonia, oltre a Camicia, sono stati coloro che hanno conosciuto personalmente il senatore. Tra questi, l’ex preside dell’Ipsia Cavour di Perugia, Erasmo Natalini, Mauro Galmacci, ex funzionario dell’ateneo, lo storico Sandro Allegrini, Franco Fratoni, ex funzionario della Prefettura del capoluogo umbro, e vari cittadini. “Spitella ha fatto tanto per la città di Perugia – ha ricordato il vicepresidente Camicia –. Era quindi doveroso ricordarlo, dedicandogli una piazza”. Il senatore Giorgio Spitella, di origini folignate, iniziò la sua attività politica come segretario provinciale della Democrazia cristiana di Perugia, dopo aver militato nella Gioventù italiana dell’azione cattolica umbra, nel 1956. Nel 1968 venne eletto deputato, carica che durò fino al 1976, quando si presentò come senatore, poi riconfermato fino al 1992, facendo parte delle Commissioni istruzione pubblica, beni culturali, affari esteri, dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa e dell’Unione Europea occidentale (UeO). Fu, inoltre, sottosegretario alla Pubblica istruzione e ai beni culturali ed ambientali durante il terzo, quarto e quinto governo di Giulio Andreotti.

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