Provincia di Perugia, disco verde dall’assemblea dei sindaci al nuovo statuto

PERUGIA – L’Assemblea dei Sindaci della Provincia di Perugia ha approvato all’unanimità il nuovo Statuto dell’Ente riformato alla luce della legge 56/14 (riforma Delrio). Per il Presidente Nando Mismetti è stata l’occasione per rivolgere un sentito ringraziamento al lavoro svolto dalla Commissione Controllo, Statuto e Regolamenti, presieduta da Enea Paladino e per fare il punto della situazione sul progetto di riforma che sta coinvolgendo in maniera determinante la Provincia di Perugia.

“Insieme alla Provincia di Terni, alle Province del Piemonte e parte di quelle toscane, – ha sottolineato Mismetti – la nostra Provincia è stata inserita tra gli “enti pilota” del riassetto organizzativo in itinere, diventando un punto di riferimento per il Formez incaricato dal Governo di delineare le linee guida della riforma da effettuare in ambito nazionale. Stiamo lavorando in maniera unitaria – ha aggiunto Mismetti – per delineare il nuovo percorso delle Province, le sue nuove funzioni e il suo ruolo, che non è di semplice supporto, ma che dovrà essere addirittura in simbiosi con le comunità locali”.

Mismetti ha spiegato come siano in sostanza tre i punti fermi dai quali elaborare il progetto di riordino: la legge 56/’14, la legge di Stabilità 2015 e la successiva Circolare di attuazione della stessa emanata dalla Funzione pubblica, il decreto legge “Milleproroghe”. Provvedimenti che hanno bisogno di correttivi per arrivare a garantire alle Province: la tenuta finanziaria per il 2015 che essendo anno di transizione si presenta più complicato da definire; la tenuta dei servizi; la riorganizzazione della pianta organica senza penalizzazioni per i dipendenti. In tal senso il presidente ha valutato positivamente il fatto che la Regione Umbria abbia chiarito che funzioni, risorse economiche e personale andranno insieme e che la riorganizzazione consentirà lo snellimento delle procedure ai cittadini e alle imprese. Altrettanto positiva è la possibilità, ribadita dalla Regione Umbria, per il personale della Provincia di essere utilizzato anche nelle Asl e nelle Agenzie di pertinenza regionale. Confermato, inoltre, che circa un centinaio di dipendenti verrà collocato anticipatamente a riposo con l’applicazione della cd. Pre-Fornero.

“Accogliendo la proposta del sindaco di Torgiano – ha detto ancora Mismetti – apriremo tavoli di lavoro specifici su i vari temi che implicano uno stretto rapporto di collaborazione con i Comuni. Alcuni di essi sono già stati avviati come la Stazione Appaltante alla quale hanno al momento aderito 27 Comuni (con alcuni dei quali sono state già stipulate le relative convenzioni), l’Ufficio Stampa, la Polizia provinciale. In prospettiva sono da mettere in campo anche le importanti professionalità espresse dalla Provincia sul fronte della programmazione europea, la cultura e altri servizi di cui soprattutto i piccoli Comuni sentono la necessità”.

Prendendo la parola, il presidente della Commissione Statuto, Enea Paladino, ha rimarcato le condizioni difficili in cui si è dovuta intraprendere la stesura del nuovo Statuto, stante il periodo particolare dell’Ente Provincia, dal destino sospeso a livello giuridico e istituzionale. Ciò nonostante, lo Statuto è stato approntato in tempo breve, a dimostrare proprio la volontà di dare risoluzione ai problemi che si erano creati. Paladino ha poi voluto ricordare i principi cui ci si è attenuti nella stesura, che si radicano tutti nella necessità di stare vicino ai cittadini ed ai loro bisogni. Il presidente della Commissione Statuto ha di seguito ricordato come, in ogni caso, per espletare le proprie funzioni, il nuovo Ente avrà bisogno delle necessarie risorse che, si spera, arriveranno in quantità sufficiente. Infine Paladino, in riferimento ad una nota inviata dal sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, ha precisato come, pur nella evidente rigorosità della stessa, si sia ritenuto che, avendo la legge di Stabilità valenza temporanea, non si potesse accoglierla. Il sindaco Alemanno, si è detto parzialmente in disaccordo, in quanto la legge di Stabilità, sotto il profilo della disciplina generale delle norme, resta tale sino ad un eventuale intervento del Parlamento. Il sindaco di Norcia ha poi fatto notare, pur ribadendo l’ottimo lavoro svolto dalla Commissione, come alcuni argomenti dovessero essere trattai in sede regolamentare.

Il sindaco di Bastia Stefano Ansideri ha, da parte sua, lodato il fatto che sia stato fatto un serio lavoro di condivisione tra tutte le forze politiche, augurandosi che detta condivisione sia ancora in futuro un criterio ispiratore dell’operare del Consiglio. Più critico l’intervento del sindaco di Castiglione del Lago, Sergio Batino, che ha ricordato come il Consiglio debba essere impegnato non a garantire la continuità della Provincia, ma ad operare per la sua cancellazione. In questo senso non sembra equilibrata l’articolazione delle scelte sulle competenze e sulla eventuale ripartizione del personale, che, probabilmente, andranno ridiscusse tenendo conto delle opinioni dei Comuni e delle eventuali unioni tra gli stessi che si creeranno. Batino ha concluso ricordando come, consiglieri e sindaci, debbano essere rappresentanti del Territorio e non dei singoli gruppi politici.

Da ultimo, l’intervento del sindaco di Trevi, Bernardino Sperandio, che si è augurato una modifica dell’art.50 dello Statuto là ove configura la possibilità da parte del Consiglio provinciale di conferire titolarità ed esercizio delle proprie funzioni a comuni singoli o ad unioni degli stessi che abbiano una popolazione superiore a 50.000 abitanti, chiedendo che il numero degli abitanti necessario venga abbassato. Il presidente Mismetti ha assicurato che ogni osservazione sarà oggetto di valutazione e confronto per arrivare alla stesura definitiva dello Statuto della Provincia di Perugia pienamente condiviso con i Sindaci.

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