Città della Pieve, servizi sanitari, Scricciolo: “Su riconversione ospedale servono garanzie”

CITTA’ DELLA PIEVE – “Per la riconversione e riqualificazione dei servizi sanitari a Città della Pieve non c’è più tempo per aspettare”. Ne è convinto il primo cittadino Fausto Scricciolo che sottolinea come “la mancata realizzazione del Polo unico ospedaliero del Trasimeno-Pievese e la successiva riorganizzazione dei servizi ha creato forte preoccupazione in tutto il territorio per il lento e progressivo degrado di servizi”. Insomma, a suo giudizio, è tempo ormai di attuare in tutte le sue parti il “piano B”, quello successivo al definitivo accantonamento del progetto dell’ospedale unico. Piano che, per quanto riguarda la città del Perugino, prevede la destinazione di una parte dell’ospedale a centro di riabilitazione (20 posti letto), quale elemento sostanziale del nuovo assetto della struttura, in cui è anche previsto un reparto di lunga degenza (20 posti letto) ed un ampliamento del reparto per i Disturbi da Alimentazione Incontrollata (14 posti letto), che sta già riscuotendo un notevole successo. “L’attenzione della popolazione – fa notare Scricciolo – è ovviamente legata anche alla funzionalità ed operatività del servizio di Pronto Soccorso ed al suo collegamento con il vicino presidio ospedaliero di Perugia”.

Al fine di ricevere chiarimenti e garanzie sul destino dei servizi sanitari pievesi, è stata già programmata un’assemblea pubblica, per il prossimo 18 febbraio (ore 21), nella Sala di Sant’Agostino a cui parteciperà la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. “L’incontro – spiega Scricciolo – richiesto dall’Amministrazione Comunale e prontamente accolto dalla presidente, sarà l’occasione per chiarire in modo diretto i tempi e gli interventi previsti per il rilancio della struttura sanitaria che da sempre ha rappresentato un importante punto di riferimento per la risposta alla domanda di salute di tutta l’area”.

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