Psr umbria 2014-2020, presentati risultati biennio attività monitoraggio e supporto attuazione misura 14 “benessere degli animali”

PERUGIA – È alta l’adesione degli allevatori umbri alla misura 14 “Benessere degli animali” del Programma di sviluppo rurale 2014-2020: in 470 sono stati ammessi ai finanziamenti stanziati con il primo bando del 2015 e a loro ulteriore sostegno, in base ad un accordo di collaborazione fra l’Assessorato regionale all’Agricoltura e l’Istituto Zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche (Izsum), è stata avviata un’attività di supporto nell’attuazione degli adempimenti e di monitoraggio. Nel biennio 2016-2017, i sopralluoghi aziendali svolti dai due veterinari incaricati dall’Izsum hanno interessato 437 realtà produttive, fornendo tutte le indicazioni necessarie per l’efficacia degli interventi previsti dalla Misura; allo stesso tempo sono stati raccolti dati per valutare la loro incidenza sul livello qualitativo delle aziende.

I primi risultati del monitoraggio sul patrimonio zootecnico umbro sono stati analizzati insieme a rappresentanti delle associazioni degli allevatori, dell’Ordine dei Medici veterinari e dei Servizi regionali competenti nel corso di un incontro che si è svolto oggi a Palazzo Donini, al quale hanno preso parte l’Assessore regionale all’Agricoltura e il direttore sanitario dell’Izsum Giovanni Filippini.

“Questa misura del Programma di sviluppo rurale dell’Umbria – ha detto Filippini, portando i saluti del direttore generale dell’Izsum Severini – si prefigge l’importantissimo obiettivo di sviluppare buone pratiche in grado elevare le condizioni di benessere degli animali allevati al di sopra dei requisiti minimi individuati dall’Unione europea, innalzando allo stesso tempo la qualità delle carni prodotte e la sostenibilità ambientale. Fa leva – ha spiegato – su quattro azioni fondamentali per il miglioramento delle condizioni negli allevamenti: la conduzione manageriale, gli aspetti sanitari dell’allevamento, le strutture e attrezzature, e il regime alimentare con una dieta bilanciata per gli animali”.

“I sopralluoghi compiuti hanno interessato un numero significativo di capi, 28mila solo per quanto riguarda i bovini – ha aggiunto – e hanno evidenziato un miglioramento delle condizioni di benessere animale e di produzione. Quella umbra è una zootecnia di alto livello, virtuosa nell’attenzione verso le tematiche ambientali. L’aspetto più importante di questo progetto – ha rilevato inoltre – è di aver attivato un modello integrato di intervento e di consulenza fra Regione, Izsum, Servizi veterinari, veterinari liberi professionisti, associazioni degli allevatori che può essere esportato anche fuori regione”.

“L’Umbria – ha sottolineato l’Assessore regionale all’Agricoltura – è la Regione che in questa programmazione investe di più sulla misura ‘Benessere animale’ fra le cinque che l’hanno attivata: 6 milioni di euro all’anno per i primi tre anni di attuazione e stiamo lavorando per poter finanziare anche le due restanti annualità. Un investimento cospicuo per la piccola Umbria, tanto più se raffrontato con la precedente programmazione 2007-2013, in cui sono stati erogati per il benessere animale 5 milioni di euro nell’arco di sette anni. Ora il Piano Zootecnico regionale di cui ci siamo dotati sta dando i suoi frutti: in questi anni è cresciuta la consapevolezza della correlazione fra sistemi produttivi rispettosi delle esigenze degli animali e la qualità delle produzioni che è sempre più richiesta anche dai consumatori. Con il miglioramento della conduzione aziendale, del benessere e della salute degli animali, migliora la qualità dei prodotti e il reddito per gli allevatori.  Da qui l’aumento delle adesioni alla misura del Programma di sviluppo rurale per lo sviluppo della nostra zootecnia che stiamo supportando anche grazie alla qualità del lavoro dell’Istituto Zooprofilattico.”.

L’Assessore ha affrontato il “problema dei mancati pagamenti da parte di Agea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura: sono stati liquidati 3 milioni e 600 mila euro per il 2015 e 4 milioni e 400mila euro per il 2016, che rappresentano rispettivamente il 60% e il 73% degli importi dell’annualità, mentre per il 2017 non è stato liquidato ancora nulla. Una questione – ha detto – che abbiamo posto e porremo, insieme a quello dei mancati pagamenti per le altre misure del Psr, al Tavolo permanente che Agea, Regioni e organizzazioni agricole terranno attivato fino alla definitiva soluzione dei problemi”.

Di “scommessa forte” della Regione per un settore importante dell’economia agricola e in generale di quella umbra “al quale si stanno riavvicinando i giovani e che ha numeri compatibili con la sostenibilità ambientale” ha parlato il dirigente del Servizio regionale Innovazione, promozione, irrigazione, zootecnia e fitosanitario Giuliano Polenzani che ha messo in rilievo da una l’importanza del “contenuto etico” delle carni prodotte e, riferendosi alla collaborazione con l’Izsum, il “prezioso supporto prestato agli allevatori nell’attuazione della misura Benessere animale”.

Alla presentazione della misura 14 è seguita la relazione dei due veterinari, Claudio Forte e Gastone Dalmonte, impegnati nei sopralluoghi, e l’intervento, fra gli altri, del direttore dell’Associazione regionale allevatori Stefano Pignani. Nel secondo anno di attività, oltre all’incremento delle informazioni aziendali acquisite, l’Izsum ha quasi ultimato la realizzazione di una piattaforma informatica per la raccolta e l’elaborazione di tutti i dati sul benessere animale nelle aziende zootecniche umbre, sanitari e zootecnici.

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