Regione, l’Assemblea legislativa mette mano al Testo unico sul commercio

PERUGIA – L’Assemblea legislativa mette mano al Testo unico sul commercio, prendendo in considerazione le proposte da Enci e Confcommercio. E’ questo il risultato della mattinata da parte dell’organo presieduto da Eros Brega. La Commissione è chiamata infatti ad intervenire a seguito dell’impugnativa del Governo nazionale su alcuni articoli.

Nella seduta odierna, alla presenza dell’assessore regionale al Commercio, Fabio Paparelli, sono state prese in esame le proposte emerse, principalmente, dall’Anci e da Confcommercio. Per quanto attiene alle integrazioni al testo suggerite dall’Anci, Paparelli ha espresso la disponibilità della Giunta in merito al rilascio di concessioni di posteggio temporanee per Fiere promozionali valevoli per la sola durata della manifestazione. Condivisione anche per quanto attiene all’organizzazione dell’esercizio del commercio in forma itinerante, da effettuarsi con soste di durata limitata al tempo necessario a servire i clienti, non superiore ad un’ora e senza porre a terra la merce in vendita, salvo deroghe disposte dai Comuni.

D’accordo anche su ciò che riguarda la regolamentazione dell’autorizzazione per l’apertura dell’attività commerciale che verrà dichiarata decaduta per: mancato inizio attività (tipologie m2-strutture di vendita intermedie) entro un anno dalla data del rilascio delle autorizzazioni, e entro 2 anni per la tipologia M3 (strutture di vendita intermedie o grande struttura di vendita); sospensione attività per un periodo superiore a 12 mesi anche per esercizio di vicinato o media struttura di tipologia M1.Parere favorevole della Giunta anche sul consumo immediato dei prodotti alimentari direttamente all’interno dell’attività, a condizione che siano esclusi il servizio di somministrazione assistito ed attrezzature finalizzate. Viene consentita la dotazione di soli piani di appoggio su un’area non superiore a 50 metri quadrati. Paparelli si è detto invece contrario su una proposta del Comune di San Giustino circa l’organizzazione interna del punto vendita nell’ambito di vendite straordinarie e saldi di fine stagione. Parere contrario lo ha espresso anche su due proposte di Confcommercio: la prima riguardava il ripristino del divieto di svolgimento di vendite promozionali e straordinarie nei trenta giorni prima dei saldi; l’altra, la reintroduzione di una disciplina specifica per i poli commerciali (aggregazioni di più attività con superficie complessiva oltre i 2.500 mq.).

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